Arte e dintorni

Dopo importanti lavori di restauro e conservativi, i Musei simbolo della città di Roma si presentano ancora più attraenti e in una veste rinnovata,.

Questi lavori di restauro e manutenzione della sala degli Orazi e Curiazi dipinta nel 1585 da Giuseppe Cesari, detto il Cavalier d’Arpino, sala che possiamo definire di rappresentanza dei Musei Capitolini, si sono resi possibili grazie al mecenatismo di Mr. Alisher Usmanov che ha contribuito con €.300.000,00 a ripristinare l’originaria bellezza del ciclo pittorico, interessato dai nocivi effetti d’infiltrazioni d’acqua ed in particolare del soffitto ligneo a cassettoni, del 1884, pesantemente attaccato da insetti xilofagi. “I lavori”, precisa il sovrintendente comunale, “che furono avviati il 9 maggio scorso con la consegna della sala alla ditta aggiudicataria dell’appalto, si sono svolti in modalità “open”: anche per questo cantiere, infatti, la Sovrintendenza Capitolina ha previsto un passaggio all’interno della sala per dare ai visitatori l’opportunità di vedere i lavori in corso d’opera”.

La Sala degli Orazi e Curiazi, ubicata al piano nobile del Palazzo dei Conservatori, è la più grande ed anche la più bella dell’intero piano, conosciuto con il nome di “Appartamento” e destinato, insieme alle altre, ad accogliere la Magistratura Civica. In questa grande sala si svolgevano le udienze del Consiglio Pubblico, la stessa funzione che oggi è rappresentata dalla sala Giulio Cesare al piano superiore, avendo destinato questa a museo.

inaugurata la sala degli orazi e curiazi 01

Giuseppe Cesari, detto il Cavalier d’Arpino: Scontro finale fra l’ultimo degli Orazi (vincitore) contro l’unico sopravvissuto dei Curiazi che di li a poco verrà mortalmente trafitto.


Decisione quanto mai opportuna e dettata, forse, proprio dalla presenza nelle sue pareti di un ciclo pittorico che rappresenta un valido esempio del manierismo romano prima di essere sostituito dal nascente, di li a pochi anni, stile barocco. L’affresco che da il nome alla sala raffigura la scena finale del combattimento vittorioso degli Orazi, i tre fratelli che rappresentavano Roma nella guerra contro Albalonga, contro i tre fratelli Curiazi.

inaugurata la sala degli orazi e curiazi 02

Giuseppe Cesari, detto il Cavalier d’Arpino: Romolo e Remo allattati dalla lupa. Ai piedi la statua bronzea di papa Innocenzo X Panphilj opera dell’Algardi.

Gli altri affreschi, di minor impatto visivo ed anche di valore artistico – terminarono solo, dopo alterne vicende, nel 1640 con l’intervento di più mani. Raffigurano le prime vicende storiche di Roma a partire da Romolo e Remo allattati dalla lupa, alla cacciata del re Tarquinio il Superbo con l’instaurazione delle Repubblica, al gesto eroico di Bruto che sacrificò il figlio in difesa della Repubblica fino ad altre importanti tappe che segnarono la costruzione di un grande impero, come descritto da Tito Livio, che vide Roma affermarsi quale centro su cui ruotava l’intero universo.

Completano l’arredo della sala due magnifiche statue raffiguranti due Papi: Urbano VIII Barberini, scolpita in marmo da Gian Lorenzo Bernini, e l’altra Innocenzo X Panphilj, opera in bronzo dello scultore bolognese Alessandro Algardi.

Foto © Donatello Urbani


archivio

Pin It

Nice Social Bookmark

FacebookMySpaceTwitterDiggDeliciousStumbleuponGoogle BookmarksRedditNewsvineLinkedinRSS FeedPinterest
Pin It