Partiamo

la palude di torre flavia 01

Ladispoli: La spiaggia compresa nel territorio della Palude di Torre Flavia. Sullo sfondo i resti della torre, gravemente danneggiati dai bombardamenti tedeschi nel corso della II° guerra mondiale.

La presenza di una torre costiera nell’immediata periferia della cittadina di Ladispoli, Torre Flavia, una delle tante disseminate lungo le spiagge italiane con i precisi compiti di avvistamento e difensivi, fatta costruire nel ‘600 da Flavio Orsini, è stato un buon pretesto per richiamare l’attenzione sulla stessa e chiederne la tutela insieme al vicino terreno paludoso, esteso per circa 40 ettari, eletto ad area di sosta lungo le rotte migratorie degli uccelli. Così fin dal 1980 tanto le Amministrazioni pubbliche quali Città metropolitana di Roma Capitale, della Provincia di Roma, della Regione Lazio ed altre locali, si sono fatte parte diligente per intraprendere iniziative rivolte alla protezione di questo territorio. Grazie a queste iniziative pubbliche ne sono sorte altrettante collaterali, anche private, con finalità sia turistiche come l’area di sosta camping che, importantissime, culturali.

la palude di torre flavia 02

Pianta generale dell’area interessata dalla Riserva Naturale di Torre Flavia- Un’area di sosta camping si trova all’estremità destra della piantina.

E’ la natura stessa ad offrire le maggiori e più interessanti attrattive di questo territorio. Fatta salva l’importanza offerta dalla flora che non si discosta notevolmente da quanto appartiene a quella di tutti i territori paludosi, non per questo meno degna di essere protetta e rispettata dai cittadini, le vere e proprie particolari attrattive sono rappresentate dalle specie di uccelli, migratorie che stanziali, e dal mare, per la vicina presenza delle “secche di Torre Flavia”, che offrono sia una grande varietà di conchiglie, appartenenti ad oltre cento specie diverse, - permessa la raccolta non superiore a dieci campioni -,che di pesci e d’impianti di piscicultura, attivi fino a pochi anni fa.

Fino ad ottobre 2005, grazie alla presenza sul territorio di una stazione di anellamento, erano state censite ben 169 diverse specie di uccelli delle quali 97, pari al 59,88%, non passeriformi con ben 41 – 25,13% del totale - considerate degne di massima protezione.

la palude di torre flavia 03 04
Corriere piccolo: Charadrius dubius.   -       Fratino: Charadrius alexandrinus

Due specie che nidificano in queste riserva sono degne della massima attenzione: Il Corriere piccolo – nome scientifico charadrius dubius – presente in Italia e nidificante solo in questa riserva e più a sud in quella presidenziale di Castel Porziano, ed il Fratino - nome scientifico charadrius alexandrinus – che escluse le Americhe, è possibile osservarlo in tutto il resto del mondo e che in Italia nidifica sulle coste. I suoi habitat sono i classici costieri, con presenza quindi di acqua. Su questi due piccoli uccelli sono riservate le più premurose attenzioni dei guardiani, dei custodi e di volontari, in particolare di scuole, non solo della zona, che sono state coinvolte in un importante progetto didattico.

la palude di torre flavia 05

Esempio di percorso recintato da sassi e pietre nella riserva naturale Palude di Torre Flavia, da non oltrepassare, realizzato dai ragazzi delle scuole nel corso delle visite didattiche alla riserva.

Grazie a studenti e scolari sono state recintate con sassi le aree di nidificazione, inclusa quella preferita dal Corriere piccolo che depone le uova sulla sabbia in una buca poco profonda tra aprile e giugno, mentre molti altri, appartenenti alle specie migratorie, nidificano fra le canne della palude e tutti indistintamente amano non essere disturbati dalla presenza umana. A questo proposito è richiesta ai visitatori una particolare attenzione per: Non uscire dai sentieri ed evitare schiamazzi (per non disturbare la fauna selvatica specie nel periodo di cova); Non raccogliere e non danneggiare la vegetazione; Non oltrepassare i cartelli nelle aree dedicate alla tutela della flora selvatica e dei nidi di Corriere piccolo e Fratino. Evitare di salire sulle dune, ambienti molto fragili. Infine munirsi di un sacchetto per raccogliere i rifiuti in plastica abbandonati sulla spiaggia. Se interessati a partecipare attivamente alle attività volontarie di tutela e conservazione di questa palude, iscriversi nella lista degli AMICI inviando una e.mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

la palude di torre flavia 06

Alcune conchiglie raccolte nel corso di una breve passeggiata sulla spiaggia nella Palude di Torre Flavia. La conchiglia grande al centro, non troppo comune, appartiene alla specie “Glycymeris violascens”.

“Questo territorio, ed in particolare l’area della palude, sono particolarmente attraenti in periodi extrabalneari” sono le parole di Corrado Battisti, dell’Ufficio Conservazione Natura della Provincia di Roma e Responsabile della gestione del Monumento naturale “Palude di Torre Flavia, “una visita rispettosa della natura ed anche delle raccomandazioni fornite può essere il punto di partenza per trascorrere una giornata in pieno salutare relax”.

Come raggiungere La Palude di Torre Flavia:

In Auto: Al km.36 della S.S. n°1 Aurelia, girare a sinistra al bivio Ladispoli e seguire, per circa km.3,00 le indicazioni per il monumento naturale. In alternativa l’autostrada Roma/Civitavecchia- Uscita Cerveteri.

In Treno: da Roma Termini treno metropolitano FM 5 fino a Ladispoli, sul piazzale della stazione – Piazzale Roma – prendere il bus cittadino, linea n.29

In Pullman: Linee COTRAL da Roma Cornelia – Metro A – direzione Cerveteri e scendere in Piazza Domitilla, proseguire poi a piedi verso Nord su Via Roma per circa Km.1,5.

Foto © Donatello Urbani


archivio

Pin It

Nice Social Bookmark

FacebookMySpaceTwitterDiggDeliciousStumbleuponGoogle BookmarksRedditNewsvineLinkedinRSS FeedPinterest
Pin It