A soli trenta minuti di macchina da Roma, Tivoli emerge come un'oasi di pace, storia e natura, catturando l'animo di chi desidera evadere dalla frenesia cittadina. La città, con la sua bellezza, accoglie i visitatori in un viaggio che intreccia passato e presente.
L'acqua è il filo conduttore che lega tutte le meraviglie di Tivoli, a cominciare dalle Acque Albule, celebrate da Virgilio nell'Eneide. Sgorgavano in una campagna incontaminata, alimentando laghi considerati sacri. Queste acque erano il dominio della Sibilla, chiamata Albunea dai suoi concittadini Tiburtini, che in suo onore eressero un tempio sulle rive dell’Aniene, dove le sue profezie si mescolavano con il profumo delle acque sulfuree. La leggenda narra che la ninfa Albula avesse incantato queste acque, rendendole capaci di guarire ogni malattia. L’imperatore Augusto e persino Nerone ne erano assidui frequentatori; il primo vi si recava per ritrovare la salute, mentre il secondo faceva trasportare l’acqua fino alla sua Domus Aurea.
Oggi la Sibilla non c'è più ma i ruderi delle antiche terme romane testimoniano ancora l'importanza che queste acque avevano durante l'epoca imperiale e le proprietà terapeutiche delle Acque Albule sono rimaste immutate nel tempo. Le Terme di Roma rappresentano la moderna interpretazione di quel luogo storico, dove storia e tecnologia si fondono. Le piscine sulfuree, le saune e i trattamenti offrono un’esperienza unica, a pochi chilometri dal cuore di Roma.
A breve distanza dalle terme si trova Villa Adriana, un capolavoro architettonico voluto dall'Imperatore Adriano nel II secolo d.C. riconosciuto dall'UNESCO come Patrimonio dell'Umanità. Questo capolavoro architettonico testimonia la grandezza dell'Impero Romano con i suoi complessi termali, i giardini e le monumentali strutture ispirate ai viaggi dell'imperatore nel mondo antico. Visitare Villa Adriana significa fare un'immersione nella cultura e nell'ingegno romano.
Il viaggio prosegue verso il cuore di Tivoli, dove l'arco di Arnaldo Pomodoro dal 2009 dà il benvenuto ai visitatori. Ritroviamo di nuovo l'acqua, celebrata dalle rinascimentali ville storiche come simbolo di vita e bellezza. Villa d’Este, patrimonio dell’UNESCO, con i suoi giardini all'italiana, è un capolavoro rinascimentale famoso per i suoi giochi d’acqua: 50 fontane, 250 cascate e 100 vasche creano un concerto naturale che incanta i visitatori. Tra le fontane più celebri, la Fontana dei Draghi, la Fontana del Bicchierone, opera del Bernini, il viale delle cento fontane e la Fontana dell’Organo Idraulico, con il suo seicentesco meccanismo musicale ad acqua, rappresentano meraviglie di ingegneria e arte.
Villa Gregoriana invece, rappresenta il trionfo della natura e dell'architettura. Voluta da Papa Gregorio XVI, questa villa offre un viaggio tra boschi, rovine antiche e la spettacolare Cascata Grande di 120 metri creata dalla deviazione del fiume Aniene. Questo parco storico-naturalistico, un tempo tappa obbligata del Grand Tour, è un rifugio per chi cerca armonia tra bellezza naturale ed eredità storica.
Passeggiando per il centro storico di Tivoli si scoprono angoli intrisi di fascino medievale e rinascimentale. L'affaccio sul ponte Gregoriano per ammirare la deviazione dell'Aniene, i cunicoli gregoriani del Monte Catillo e la Cascata Grande, il rione Castrovetere, il Ponderarium, Piazza delle Ruine, la Casa Gotica sull'antica mulattiera oggi via Campitelli, un edificio del XII secolo con elementi architettonici unici e per ultimo le chiese, come Santa Maria Maggiore, San Silvestro e la Cattedrale di San Lorenzo, che offrono un viaggio spirituale e artistico attraverso i secoli, custodendo affreschi e opere d'arte di inestimabile valore.
Tra le curiosità del centro storico spiccano le case-torri medievali, autentici grattacieli dell’epoca, che raggiungono altezze di 50 metri. Queste strutture difensive testimoniano il potere delle famiglie aristocratiche di Tivoli e offrono uno spaccato unico della vita medievale.
Non si può concludere una visita a Tivoli senza arrivare, attraverso il clivus tiburtinus, oggi via del Colle, una strada antica costellata di frammenti del passato e dai resti dell'industrializzazione, fino al Santuario di Ercole Vincitore, appena fuori il circuito storico cittadino. Trattasi di un complesso immenso di epoca repubblicana, luogo sacro per eccellenza della comunità tiburtina. Restaurato e da poco riaperto al pubblico, è uno dei maggiori complessi sacri dell’antichità. Era collocato a picco sul fiume Aniene lungo un’antica via di transumanza, divenuta poi la Via Tiburtina, la strada di collegamento con Roma. Nel corso dei secoli, dopo la decadenza, le strutture ebbero diversi utilizzi, come convento, fonderia, centrale idroelettrica e per ultimo cartiera prima di essere sottoposto ad un significativo restauro.
Visitare Tivoli significa attraversare tremila anni di storia. Ogni angolo della città racconta un frammento del suo glorioso passato, che vive ancora oggi grazie all’arte, alla natura e all’acqua, simbolo eterno di questa destinazione unica.
Non è un caso che il nuovo logo della città, “Tivoli Timeless Beauty”, richiami le forme delle sue iconiche fontane e cascate. Questo simbolo celebra la gande bellezza della città, che continua a ispirare con il suo legame profondo con la natura e la storia. E che si prepara ad aprile 2025 a festeggiare il suo 3.240mo compleanno, con un ricco programma di eventi.
Foto: ©Archivio TdV