Roma diventa il palcoscenico della riscoperta e celebrazione delle donne nell’arte con la mostra “Roma Pittrice. Artiste al lavoro tra XVI e XIX secolo”, ospitata al Museo di Roma a Palazzo Braschi fino al 23 marzo 2025. Un omaggio dovuto e necessario a numerose artiste che, tra il Cinquecento e l’Ottocento, hanno affrontato sfide immense per affermarsi in un contesto storico dominato dagli uomini, lasciando un segno indelebile nella storia dell’arte.
Organizzata da Ilaria Miarelli Mariani (direttrice della Direzione Musei Civici Sovrintendenza capitolina) e Raffaella Morselli con la collaborazione di Ilaria Arcangeli la mostra offre un’ampia selezione di opere, 130 in tutto, alcune mai viste prima, altre prestate da prestigiose istituzioni nazionali e internazionali.
Il percorso espositivo ricostruisce le vicende biografiche e professionali di artiste straordinarie spesso dimenticate o le cui opere sono state erroneamente attribuite ad uomini. Artemisia Gentileschi, Lavinia Fontana e Angelika Kauffmann sono le protagoniste più note, ma il progetto espositivo porta alla luce anche figure meno conosciute come l’architetta Plautilla Bricci, la pittrice e incisora Laura Piranesi, e la misteriosa Giustiniana Guidotti, presente con la sua unica opera riconosciuta. Donne che hanno rivoluzionato il loro tempo, conquistando un posto d’onore nel panorama artistico europeo.
Attraverso ritratti, nature morte e scene mitologiche, emerge la varietà e la profondità delle tematiche affrontate da queste artiste. La loro capacità di sperimentare stili e tecniche si riflette nella qualità straordinaria delle opere esposte, che dimostrano come le donne abbiano contribuito in modo significativo alla storia dell’arte.
Il titolo della mostra richiama la storiografia sei-settecentesca in cui le scuole pittoriche italiane rivendicavano la propria autonomia rispetto a Firenze, ma qui “Roma Pittrice” diventa anche metafora: la città è descritta come luogo d’apprendistato, mercato e ispirazione, ma anche come una sorta di personificazione delle donne che l’hanno abitata e arricchita con la loro arte.
La mostra è anche un viaggio nella Roma che, tra XVI e XIX secolo, si affermò come un centro primario di formazione artistica. Qui le donne trovavano opportunità e limiti: pur escluse da molte pratiche, come il disegno dal vivo, e spesso costrette a muoversi in contesti rigidi, sono riuscite a sfidare le convenzioni e a costruirsi carriere riconosciute.
Al termine della visita il Bistrot ViVi situato all’interno di Palazzo Braschi con la sua ricca carta di proposte è la tappa ideale per una sosta con vista su Piazza Navona.
INFO:
Museo di Roma, Palazzo Braschi, Piazza Navona,Roma
Dal 25 ottobre 2024 al 23 marzo 2025
Orari:
dal martedì alla domenica ore 10.00-19.00
Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura
24 e 31 dicembre 10.00-14.00
Giorni di chiusura: Lunedì, 25 dicembre
Foto 2: Lavinia Fontana, Primo autoritratto alla spinetta, Roma, collezione privata
Foto 3: Emma Gaggiotti, Venere. Firenze, Galleria degli Uffizi