visite al bunker di villa ada 01
Con la terza domenica del mese torna a Roma l'apertura straordinaria del Bunker di Villa Ada, il rifugio antiaereo dei Savoia riaperto al pubblico alcuni mesi fa dopo 70 anni di abbandono. Gli imponenti lavori di restauro sono stati curati dall'Associazione Roma Sotterranea con il sostegno della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e hanno compreso lo sgombero completo dell'immondizia accumulatisi durante gli anni in cui la struttura è stata abbandonata, il ripristino dell'impianto elettrico, dei locali adibiti a servizi con maioliche e sanitari fatti rifare da una ditta artigianale identici a quelli originali, la pulitura dei muri invasi da muffe e graffiti e l'allestimento degli ambienti con arredamenti dell'epoca.

Il bunker, realizzato presumibilmente intorno agli anni 1940-1041, si trova nel cuore di Villa Ada, a 350 metri in linea d'aria dalla residenza dei Savoia, all'interno del banco tufaceo del Colle delle Cavalle Madri. In passato si era ipotizzato che tra le due strutture vi fossero dei collegamenti sotterranei ma i rilievi non hanno fino ad oggi offerto nessun indizio che avvalori questa tesi.

La particolarità principale del bunker era quella di essere accessibile direttamente con delle autovetture. Si accede attraverso una corta galleria a doppia curva che porta davanti ad un massicco portone a due battenti che è l'ingresso carrabile al rifugio. Le anti del portone pesano circa 1.800 kg l'una e furono realizzate colando del cemento all'interno della struttura in ferro spessa 20cm.

A sinistra una porta blindata permette di accedere alle due stanze: la prima utilizzata probabilmente dal personale militare mentre la seconda, che evidenze storiche dicono fosse stata utilizzata alcune volte dalla Regina Elena con una dama di compagnia, era il vero cuore del bunker: una camera ad alta pressione con un sistema di filtri per la depurazione e il ricambio dell'aria e un sistema autonomo che permetteva, anche in assenza di energia elettrica, di garantire il funzionamento dell'impianto di aerazione attraverso energia cinetica creata pedalando su una bicicletta. Una larga area era adibita al ricovero degli automezzi mentre la presenza di un telefono ha fatto supporre che tra la Palazzina Reale e il Bunker esistesse una linea di comunicazione.

Attraverso una seconda porta blindata si raggiunge un corridoio che prosegue fino ad una scala a chiocciola che fungeva da via di fuga secondaria. Tramite 40 gradini si raggiungeva una torretta cilindrica in mattoni posizionata sulla parte alta della collina. 

Il bunker è visitabile, con guida, solo alcuni giorni al mese, tramite prenotazione obbligatoria. L'ingresso è da Via Panama 55, altezza Largo Bangladesh, Bar Panamino.  Il bunker si raggiunge con una passeggiata di circa 10 minuti all'interno di Villa Ada.  Durante la passeggiata che conduce al bunker la guida fornirà alcune informazioni sulla storia della Villa e della famiglia Savoia. Una volta raggiunto il rifugio, saranno illustrati i diversi ambienti recentemente restaurati ed in parte ammobiliati. All'interno del bunke diversi pannelli informativi permettono ulteriori approfondimenti. Al termine della visita viene presentato un interessante documentario realizzato da Fabio Toncelli che illustra il periodo storico durante il quale fu costruito il bunker. Per info e prenotazioni: 334 740 1467 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ogni terza domenica del mese (da ottobre a marzo dalle 10 alle 15, da aprile a settembre dalle 14 alle 19), il bunker è aperto in via straordinaria senza bisogno di prenotazione. La visita in questo caso non è guidata e costa 5 €  (bambini fino a 10 anni gratis). L'ingresso è sempre da Via Panama 55.


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