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in baja california tra deserto missioni gesuitiche e balene 01
Con una natura incontaminata e selvaggia, la Baja California è uno spettacolo agli occhi del viaggiatore che rimane stupefatto dinnanzi alla sua profonda bellezza e varietà di paesaggi. Baie, lagune, dune e montagne si protendono in un mare cristallino ed è proprio in queste baie che tra febbraio e aprile giungono centinaia di balene.

Scoprire la Baja California, una penisola che si protende nell'Oceano Pacifico come prolungamento della California americana, ma parallela al Messico a cui appartiene, significa immergersi nella sua natura selvaggia ed incontaminata per incontrare la sua sorprendente fauna, tra cui balene, foche, delfini e leoni marini, ed ammirare la ricca varietà di paesaggi che questa destinazione offre, quali distese di cactus giganti, oasi verdeggianti, strettissimi canyons dove si trovano antiche e inaspettate missioni gesuitiche con la tipica architettura coloniale, grotte che celano misteriose pitture rupestri considerate tra le più belle del mondo (Patrimonio UNESCO).

Le pitture rupestri della Sierra di San Francisco, scoperte dal missionario gesuita Francisco Javier nel XVIII secolo, sono una collezione di dipinti rupestri tra i più importanti del mondo per quantità e dimensioni. Nel 1993 il sito è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Il difficile accesso alle pitture per via dell'isolamento del luogo le ha messe al riparo da vandalismi. Secondo le vecchie credenze le pitture sono opera di giganti, infatti alcune forme antropomorfe sono alte circa due metri. In realtà sono rappresentazioni di come era la vita delle etnie Cochimi o Guachimi che abitavano la penisola. Poco si sa di questo gruppo etnico, solo che arrivarono da nord. I dipinti hanno un importante significato religioso. Altri disegni raffigurano armi ed animali (conigli, puma, linci, cervi, pecore, balene, tartarughe, sardine, polipi, aquile e pellicani); vi sono anche elementi astratti di varie forme. Nonostante siano relativi alle culture di cacciatori nomadi del Messico settentrionale e degli Stati Uniti meridionali precedenti alla colonizzazione europea delle Americhe, non mostrano nessuna relazione con questi gruppi. Di difficile datazione si reputa che siano stati eseguita tra il 1100 a.C. ed il 1300 d.C.

Condannata all'estinzione già mezzo secolo fa a causa di una caccia indiscriminata, la balena grigia ogni anno, dalla fine di dicembre a tutto marzo, arriva nelle lagune della costa occidentale della Baja California in circa 10.000 esemplari per corteggiarsi, accoppiarsi e mettere al mondo i piccoli. Oltre alle misure protettive, sancite da accordi internazionali e rese operanti da opportuni provvedimenti presi dal governo messicano, anche la particolare natura di questa costa solitaria, ricca di baie, lagune ed insenature, ha contribuito alla sopravvivenza della balena grigia come specie. La balena grigia è di medie dimensioni: da 10 a 15 metri di lunghezza e da 20 a 40 tonnellate di peso, ma le femmine sono un po' più grosse dei maschi. Di tutte le balene, la grigia è quella che ha conservato, o riacquistato, la maggior adattabilità alla terraferma. Per lo più, le balene frequentano le profondità dell'oceano, mentre la grigia preferisce i bassifondi lungo le coste e, per le fasi più critiche della vita, il concepimento e la gestazione, ricerca la calma delle lagune. Diffusa un tempo nell'Atlantico, nel Mare del Nord e nel Baltico, ora sopravvive solo nel Pacifico. Durante un viaggio in Baja California si vive l’emozione unica di accostarsi a pochi metri da questi stupendi animali per ammirarli nei loro lenti e suggestivi movimenti, e talvolta è addirittura possibile accarezzarli.

Le prime missioni di Gesuiti approdarono in Baja California nel 1697 per iniziativa di padre Eusebio Kino, che ottenne il permesso di imbarcarsi a patto che la conquista e l'evangelizzazione della regione avvenisse in nome del re di Spagna. I missionari giunsero così in quella terra che ancora si credeva un'isola, e sotto la guida di padre Juan Maria de Salvatierra fondarono a Loreto la prima missione dedicata appunto alla Nostra Signora di Loreto. La missione, all'inizio una modesta capanna, crebbe grazie all'aiuto degli indigeni evangelizzati e nel 1699 era diventata una cappella in pietra che oggi è la struttura più antica della Baja California. Santa Maria di Loreto rimase per più di cento anni la capitale politica, economica e religiosa di tutta la regione. Tra il 1697 e 1768, i Gesuiti fondarono altre 17 missioni, unite dal cosiddetto "Camino Real" un itinerario che dall'estremo sud della penisola arrivava oltre l'attuale confine con gli Stati Uniti. Alcune di queste straordinarie costruzioni sopravvivono ancora oggi in perfetto stato, come quella di San Ignacio (1728), quella di Santa Rosalia di Mulegè (1705), San Javier, Santa Gertrudis e San Borja.

Per scoprire la selvaggia Baja California i Viaggi di Maurizio Levi propone 3 differenti itinerari: 

Deserto, missioni e balene: un tour di 11 giorni lungo la penisola della Baja California dal Mare di Cortez all’oceano, tra balene, spiagge e oasi

La Sierra e le balene: un memorabile viaggio di 15 giorni che si arricchisce della straordinaria esperienza di trekking nella Sierra di San Francisco.

La rotta di Cortez: un incantevole viaggio-crociera di 10 giorni tra le acque turchesi del Mar di Cortez.

Per richiedere i programmi dettagliati e i costi: 

VIAGGI DI MAURIZIO LEVI
Via Londonio, 4 
20154 MILANO
Tel: +39 0234934528
Fax: +39 0234934595
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Web: www.viaggilevi.com


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