Una mostra per ricordare cosa resta oggi nella memoria artistica della più grande tragedia umana del secolo scorso.

Le manifestazioni inserite nella “Settima della Memoria” e volute per ricordare le vicende persecutorie che subirono, nel corso delle seconda guerra mondiale, varie popolazioni appartenenti a 19 diverse nazioni, dagli ebrei ai rom fino ai gay, si sono chiuse con varie iniziative.  Tra queste merita 
segnalare la mostra inaugurata a Roma nella Casa della Memoria dal titolo: “Shoah – La percezione e lo sguardo del contemporaneo nella fotografia e nella grafica d’arte”.

“Le immagini in esposizione”, scrivono i curatori, “provengono da racconti incontrati e cercati, appartengono a esperienze personali e straordinarie storie di vita. Sono i luoghi simbolo del pianto e dell’orrore, sono i ricordi della memoria che tramandata da generazione in generazione, da nonno a nipote, gettano uno sguardo anche nell’ottimismo e nella forza di rinascita: sono visioni della memoria”.

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Andy Alpern – Simcha Weiner, reduce dai campi di sterminio nazisti, con sua nipote Nili Rabin-Alpern

Lungo il percorso espositivo, che si articola al primo piano della Casa della Memoria, si alternano, in bella mostra, fotografie scattate da 10 fotografi, non tutti professionisti, ed opere grafiche realizzate da 7 diversi grafici che si sono avvalsi della Stamperia del Tevere per la realizzazione delle proprie opere.

Sia le fotografie che le stampe hanno in comune un unico tema, quello chiaramente indicato dal titolo della rassegna che, in questa occasione, vuole anche ricordare Vittorio Cimiotta, recentemente scomparso, figura emblematica nella difesa dei diritti dell’uomo.

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Valeria Gasperini – “Quante insostituibili vite” – Lastre sagomate, acquaforte

INFO: Roma, Casa della Momoria e della Storia, Via San Francesco di Sales, n.5. Fino al 3 marzo 2017, dal lunedi al venerdi dalle ore 9,30 alle 20,00 con ingresso gratuito. Info. Tel. 06.6876543 – sito web; www.comune.roma.it/cultura.

Foto ©Donatello Urbani 


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