Grande afflusso di pubblico per la quinta edizione di Roma Baccalà nella nuova location, il Parco Schuster a fianco della Basilica di San Paolo fuori le Mura. L’evento anche quest’anno ha visto ai fornelli grandi chef romani e internazionali che negli stand hanno preparato oltre venti specialità a base di baccalà.
Non è mancato lo show cooking organizzato dal Norwegian Seafood Council insieme a Francesca Rocchi, direttrice artistica di Roma Baccalà con gli organizzatori Luca Brocolo e Antonella Bussotti. Ai fornelli Aleksander Strand, cuoco personale dell'ambasciatore norvegese in Italia Johan Vibe, mentre il critico enogastronomico Luca Sessa, insieme a Jennifer Mazzilli del Norwegian Seafood Council ha raccontato ai presenti particolarità e segreti del baccalà e dello stoccafisso.
Tutto il processo di lavorazione si svolge in maniera naturale rispettando la tradizione, dalla pesca fino all’essiccazione su graticci al vento freddo delle Isole Lofoten per lo stoccafisso e al processo di lavorazione finale e salatura per il baccalà. Il merluzzo di migliore qualità, lo Skrei, viene pescato al largo del Mare del Nord quando i branchi scendono fino alle isole Lofoten per riprodursi e il marchio "Seafood from Norway" garantisce il prodotto e il metodo di lavorazione artigianale.
Il periodo della pesca nelle isole Lofoten coinvolge l’intera comunità, impegnata dalla pesca fino alla lavorazione e alla spedizione al consumatore finale. L’Italia è capofila come principale consumatore con un 70% di prodotto importato ogni anno. La seguono il Portogallo e altre nazioni ma con numeri nettamente inferiori.
Il piatto preparato Aleksander Strand è stato zuppa di cozze e piselli con baccalà e ragù di finocchio, un connubio tra sapori italiani e norvegesi, che ha visto sposare la cremosità della zuppa con le erbe e l’olio evo con lo stoccafisso che ha così attenuato la sua sapidità.