Un viaggio alla scoperta della Focaccia di Recco col formaggio IGP edei Salumi DOP Piacentini
In Liguria esiste un luogo famoso nel mondo per essere la Città della focaccia col formaggio. Questa Città è Recco. E nella provincia di Piacenza da sempre si producono salumi di altissima qualità. Il territorio infatti vanta 3 salumi Dop: la Coppa Piacentina Dop, il salame piacentino Dop e la pancetta piacentina Dop.
Due territori golosi, uniti dalla Val Trebbia, sconfinando dalla Città Metropolitana di Genova alla provincia piacentina, in quella valle che il premio Nobel Ernest Hemingway, nel 1945 durante il secondo conflitto mondiale, transitandovi come corrispondente al seguito dell’esercito di liberazione, annotò sul suo diario la frase “oggi ho attraversato la valle più bella del mondo”.
Recco, nota quale Capitale gastronomica della Liguria, si affaccia sulla Riviera Ligure di Levante ed è il Comune più grande del Golfo Paradiso, che ingloba buona parte del Promontorio di Portofino confinando con il Golfo del Tigullio.
Nel 2005 si è costituito il Consorzio Focaccia di Recco col formaggio che nel 2011, grazie all’impegno di Lucio Bernini e della moglie Daniela, ha ottenuto l’IGP che tutela e certifica la zona d’origine, limitata ai comuni di Recco, Camogli, Sori e Avegno.
In questi borghi la focaccia di Recco col formaggio IGP non è soltanto una focaccia, ma un modo di vivere. Spuntino veloce, snack, merenda, non c’è ora della giornata in cui non si possa gustare la focaccia di Recco col formaggio IGP.
Una maniera di esaltare il sapore di questa eccellenza ligure è mangiarla accompagnata dalla Coppa, dal Salame e dalla Pancetta Piacentina, prodotti certificati dal Consorzio di Tutela dei Salumi Dop Piacentini, provincia unica in Europa a poter vantare tre Dop.
Le origini della focaccia di Recco si perdono nella notte dei tempi. Sembra che la conoscessero già i romani, i crociati e i recchesi in fuga dai saraceni. Oggi c’è la ricetta tutelata dal disciplinare di produzione, che impone un impasto di farina, acqua e olio di oliva, ovviamente ligure, senza lievito, da lavorare velocemente fino ad ottenere due strati di pasta sottilissima da farcire all’interno con crescenza e da cuocere per pochi minuti entro forni che raggiungono i 300 gradi affinché la pasta risulti morbida e croccante allo stesso tempo e la crescenza rimanga liquida. A cottura ultimata a garantirne l’origine non deve mai mancare il bollino del Consorzio, una ostia rotonda blu su fondo bianco, commestibile.
Si vende dappertutto ma i luoghi simbolo, quelli giusti per assaggiarla, a Recco sono due: Manuelina e da O' Vittorio, due locali centenari.
Grazie alla vicinanza geografica, le due aree territoriali da un paio di anni sono impegnate nella reciproca promozione e valorizzazione dei loro prodotti di eccellenza attraverso “Sapori in Paradiso”, incontri speciali con i giornalisti, food blogger e personaggi di opinione alla scoperta dei segreti dei salumi Dop Piacentini e della Focccia di Recco con formaggio Igp e del ruolo dei consorzi raccontando le affascinati ed antiche storie dei prodotti e dei loro disciplinari di produzione. Un progetto voluto dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali il cui programma, a dimostrazione del valore delle produzioni agroalimentari certificate per i rispettivi territori d’origine è completato anche da visite alla Città di Recco e ai comuni limitrofi di Camogli e Sori, sempre parte delle zona di produzione della Focaccia d i Recco col formaggio IGP.
Nel primo giorno navigando lungo la costa con una delle motonavi Società Golfo Paradiso, con partenza dall’imbarcadero di Recco gli ospiti raggiungono via mare San Fruttuoso di Camogli. Qui, nel cuore del Promontorio, tra Camogli e Portofino, è incastonata la millenaria Abbazia di San Fruttuoso, un luogo magico immerso nella natura, restaurato e riaperto al pubblico dal FAI-Fondo Ambiente Italiano, raggiungibile soltanto via mare o a piedi. In una speciale visita guidata, i partecipanti conosceranno la storia, i restauri, i segreti e le bellezze di questo luogo unico al mondo. Di fronte all’Abbazia, nelle acque dell’Area Marina Protetta a 17 metri di profondità, si trova la statua in bronzo del Cristo degli abissi, opera dell’artista Guido Galletti: è famosa in tutto il mondo e una copia a grandezza naturale è esposta all’interno della Chiesa di San Fruttuoso.
Al rientro, alla Manuelina, uno dei Locali Storici d’Italia di Recco associati al Consorzio, le presentazioni dei due Consorzi promotori di “Sapori in Paradiso”.
I piacentini per l’occasione svelano l’affascinante mondo dell’arte della norcineria raccontando e dimostrando in diretta le tradizioni più segrete che accompagnano le preparazioni della Coppa Piacentina DOP, del Salame Piacentino DOP e della Pancetta Piacentina DOP, completando le informazioni con cenni ed aneddoti storici.
I recchesi a loro volta si esibiscono nel loro coinvolgente “Cooking show” con la preparazione della Focaccia di Recco col formaggio IGP a riprova della grande abilità e manualità che questa eccellenza gastronomica richiede, completando l’informazione con le leggende che l’accompagnano e le ragioni della richiesta di una tutela europea molto particolare.
Il giorno successivo visita riservata e guidata al Santuario di N.S. del Suffragio Patrona di Recco: storia ed evoluzione artistica dell’edificio di particolare interesse storico artistico, e delle opere d’arte contenute come i settecenteschi bassorilievi a stucco recentemente restaurati. Nell’attiguo Oratorio, sede dell’Arciconfraternita di N. S. del Suffragio, esposizione dell’apparato processionale: gli artistici Crocifissi, il gonfalone, i fanali lignei, le cappe e l’arca argentea della Madonna.