Un viaggio tra borghi pittoreschi e splendidi vigneti. L’autunno il periodo migliore per effettuare questo percorso.
La cultura del vino in Germania ha una storia di oltre duemila anni, ma reperti di origine greca del IV secolo a.C. rinvenuti in alcune tombe celtiche fanno supporre che vi si bevesse vino “d’importazione” anche prima. La viticoltura ha conquistato queste terre insieme ai Romani in arrivo dalla Gallia, e dalle rive del Reno, del Neckar e della Mosella, dove si trovavano i vigneti più antichi, si è poi diffusa nelle altre aree. Oggi la Germania conta oltre 100.000 ettari di vigneti con 11.000 aziende di produzione distribuite in 13 regioni viticole di qualità, tra le più settentrionali del mondo, al confine tra il clima caldo e umido della Corrente del Golfo a ovest e il clima secco continentale a est. I vigneti, ampiamente sparsi, presentano in parte terreni molto diversi tra loro, costituiti da basalto, arenaria rossa, roccia, loess, calcare conchilifero, porfido, ardesia e roccia vulcanica. Le condizioni migliori per la viticoltura sono rappresentate da pendii esposti a sud o sud-ovest in valli riparate, come lungo il Reno e i suoi affluenti o lungo i fiumi Elba, Saale e Unstrut.
Sono 13 le regioni vitivinicole del Paese, oltre alle Strade (anche in versione ciclo-escursionistica) e alle Feste del Vino più famose, una più bella dell’altra: chi ama il Pinot nero si innamorerà degli Spätburgunder dell’Ahr, regione che sta tenacemente recuperando terreno dopo l’alluvione del luglio 2021. Chi preferisce il Silvaner sarà di casa in Franconia, regione vinicola in perfetto equilibrio fra tradizione e modernità, mentre chi predilige i vini più corposi rimarrà incantato dal Baden, che riserva anche vere specialità come i vini da uve Chasselas del Markgräflerland. Chi predilige aroma e leggerezza, invece, apprezzerà i vini della Sassonia e del Saale-Unstrut, la regione vinicola più settentrionale della Germania, e chi ama i Riesling (al plurale!) avrà solo l’imbarazzo della scelta fra le varie zone di produzione!
I vigneti che risalgono le colline (talvolta anche con pendenze da brivido: con i loro 50°-55° e punte di 68°, quelli di Calmont/Brenn sulla Mosella sono i più ripidi d’Europa) creano paesaggi tanto suggestivi che già da soli valgono un viaggio slow fra natura e millenni di storia e di cultura. Oggi le regioni vinicole della Germania sono attraversate anche da varie strade e itinerari tematici (spesso percorribili anche a piedi, in bicicletta o in battello) che conducono a località pittoresche, vigneti e cantine dove conoscere più da vicino non solo i vini ma anche la passione e la professionalità dei loro produttori. Il paesaggio dei vigneti, poi, è ancor più suggestivo se visto dall’acqua, ad esempio in battello dall’Elba fra Meißen e Seußlitz, o dal Meno fra Volkach e Würzburg, o in bici dalle ciclabili lungo i fiumi.
Se le zone di produzione si concentrano perlopiù nell’area sudoccidentale e in quella orientale del Paese, lungo i fiumi Elba, Saale e Unstrut, le principali Feste del Vino si svolgono anche in luoghi legati più al commercio che alla produzione vinicola, come Brema e Berlino. Fra le grandi Weinfeste di quest’anno vi sono quelle di Naumburg (Sassonia-Anhalt, 23-25 agosto), Stoccarda (Baden-Württemberg, 28 agosto- 08 settembre), Schwerin (Meclemburgo-Pomerania Anteriore, 29 agosto- 1 settembre), Bremerhaven (Brema, 29 agosto-1 settembre), Oldenburg (Bassa Sassonia, 5-8 settembre), Erfurt (Turingia, 5-8 settembre), Lichtenrade (Berlino, 6-8 settembre), Remagen (Renania Settentrionale-Vestfalia, 13-15 settembre), Groß-Umstadt (Assia, 13-16 settembre), Zeitz (Sassonia-Anhalt, 14-15 settembre), Radebeul (Sassonia, 27-29 settembre) e Miltenberg (Baviera, ultimo fine settimana di settembre).
Una curiosità: il Wurstmarkt di Dürkheim (6-10 e 13-16 settembre) e la Weinlesefest di Neustadt an der Weinstraße (27 settembre- 14 ottobre) sono conosciute come le Feste del Vino più grandi del mondo, ma da settembre a dicembre se ne trovano moltissime in vari borghi e località di tutte le aree vitivinicole tedesche. Già nel solo Land Renania-Palatinato, ad esempio, se ne contano una quarantina, più o meno grandi, ma sempre vivaci e affascinanti come il mondo del vino di qualità!
Per organizzare un wine tour in libertà nella zona del Meno e dintorni vi è, ad esempio, un’iniziativa con sigillo di qualità, mappe interattive e tanti spunti e indirizzi concreti: Franconia, a Land of Wine and Beauty accompagna in un’esperienza immersiva fra cantine e tenute vitivinicole che offrono anche sistemazioni di charme per il pernottamento, ristoranti e agriturismo che propongono i migliori abbinamenti di vini e sapori del territorio, enoteche tradizionali o di design, eventi enoculturali di classe e le tradizionali “cantine del novello”. Non mancano poi suggestive passeggiate guidate fra i vigneti e degustazioni “panoramiche” all’aperto o in cantina in una regione che fa innamorare sia per i suoi grandi vini, sia per il suo perfetto equilibrio fra tradizione e modernità.