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sardegna le tradizioni pasquali di iglesias 01

La città di Iglesias, in Sardegna, deve il suo nome alle chiese e ha un forte legame con la cultura aragonese dopo quattro secoli di dominazione. Durante la Settimana Santa si svolgono processioni tra le più antiche e affascinanti d'Italia, che intrecciano tradizioni antichissime, religione, folklore, patos e sentimenti. Le processioni sono organizzate dalla Confraternita della Vergine della Pietà del Santo Monte, la più antica della città, e includono la Processione dei Misteri, dell'Addolorata, del Monte e del Descenso. La Settimana Santa ad Iglesias è un'esperienza emozionante e coinvolgente per tutti, anche per i meno credenti.

Le processioni
Martedi Santo - 4 aprile - La Processione dei Misteri vede la croce dell'Arciconfraternita del Monte Santo aprire la processione insieme a quella del Descenso. La processione presenta sette quadri plastici che raffigurano la Passione di Gesù. I giovani baballottis portano i simulacri a spalla, inclusi S. Giovanni e la Maddalena. Due momenti di sosta e riflessione con predica si tengono nella Cattedrale e nella Chiesa di San Francesco durante l'itinerario nel centro storico.

Giovedì Santo – 6 aprile - La Processione dell'Addolorata
Il Giovedì Santo è un giorno importante per i cristiani in cui si commemora l'ultima cena e l'inizio della Passione di Gesù. Durante questa giornata si svolgono due messe, il Santissimo Sacramento viene riposto in una cappella laterale e si esce per la visita alle chiese dove è esposto. Viene anche adornato "Su Nenniri", vasi che contengono grano e lenticchie seminati all'inizio della Quaresima e che crescono in perfetta oscurità e mitigano il colore dei fiori e dei tessuti.

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I baballottis sono i protagonisti della Settimana Santa in Sardegna. Questi personaggi incappucciati e senza volto, vestiti con un abito penitenziale, invadono le vie del centro durante la processione dell'Addolorata, che parte dalla Chiesa di San Michele e vede la Madonna alla ricerca di Gesù prima dell'arresto. La processione fa una breve sosta nelle chiese del centro storico, caratterizzata dal chiasso delle matraccas e del tamburo, mentre l'ultima parte è caratterizzata dal silenzio, con i Germani del Santo Monte e la statua della Vergine come protagonisti.

Venerdì Santo - 7 aprile
La mattina del Venerdì Santo avviene la Processione del Monte nel quartiere alto de "Sa Costera". La processione segue la "Via Dolorosa" e include i simulacri di Gesù con la croce e dell'Addolorata, accompagnati dalla croce dell'Arciconfraternita, i Baballottis, la Confraternita del Santissimo Sacramento, i simulacri e i Germani del santo Monte. I Baballottis portano una piccola croce oltre alla matracca. La statua della Vergine della Pietà chiude la processione, scortata dai Germani del Santo Monte.

Nel primo pomeriggio del Venerdì Santo, si svolge la Processione del Descenso, con la deposizione del crocifisso dal Calvario e il suo trasporto nella lettiga. La processione principale è quella del Descenso, in cui si rappresenta il funerale di Gesù con la presenza di personaggi come San Giovanni e la Maddalena, Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo, e il Gesù Morto portato sotto un baldacchino bianco. La processione si conclude con la croce nera portata da penitenti.

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Sabato Santo – 8 aprile – Su Incontru
Nella notte, al canto del Gloria, il Cristo Risorto viene fatto entrare in cattedrale e la domenica mattina la sua immagine fa un ingresso trionfale, mentre le campane suonano a festa e la città è attraversata da due nuove processioni: una con il simulacro della Madonna e l’altra con Gesù Risorto. I due cortei percorrono itinerari diversi fino al momento del “Su Incontru”, quando i due gruppi, formano una processione unica, che ritorna in cattedrale per la benedizione solenne da parte del Vescovo. In quest’occasione, i fedeli offrono ai Confratelli “su coccoi de Pasca”, un pane votivo tipico della tradizione locale.

Martedi - 11 aprile – S’Inserru
Il martedì dopo Pasqua, conclusa la Messa Capitolare in cattedrale, si tiene la processione di “S’Inserru”, un rito unico, caratterizzato da tre inchini e tre saluti, man mano che le statue di Gesù Risorto e della Madonna si separano, per essere accompagnati, rispettivamente, nella chiesa di San Francesco e in quella di San Giuseppe.

Suggestivi e interessanti sono anche i piccoli riti e le usanze nelle case private, come la tradizione del Giovedì Santo, in segno di penitenza, di cucinare e donare anche ai poveri una pietanza a base di fave e carne di maiale, condita con aromi ed erbe fresche. Il sabato, invece, al suono del Gloria, è uso percuotere tutte le cose con una canna, per scacciare eventuali spiriti maligni. E per tutta la Settimana Santa, gli unici strumenti musicali permessi sono tamburi, raganelle e matraccas, in attesa delle campane, simbolo di gioia, il giorno di Pasqua.

Per info: http://www.visitiglesias.comune.iglesias.ca.it

Foto: ©Ufficio Stampa


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