Arte e dintorni

le tre pieta di michelangelo i calchi in mostra a milano 01

Una preghiera in marmo lunga sessant’anni. Così si può definire l’esercizio scultoreo di Michelangelo Buonarroti nel riprodurre il dolore della Madonna nel sorreggere il corpo del Figlio ormai defunto. La (le) Pietà dell’artista toscano sono più di una, anche se per noi sinonimo di Pietà michelangiolesca è la splendida statua conservata in San Pietro (la cosiddetta Pietà Vaticana), oggetto di restauro dopo il tentativo di distruzione, a colpi di martello, nel 1972 ad opera dell’australiano László Tóth.

Da sabato 22 ottobre 2022 all’8 gennaio 2023 chi vorrà avvicinarsi alla storia (o al mistero…) delle Pietà di Michelangelo potrà farlo visitando la splendida Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale a Milano, ingresso libero, dove sono stati presentati i calchi delle tre Pietà dell’autore della volta della Cappella Sistina.

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Si parte dalla Pietà (Pietà Vaticana), la prima ad essere stata realizzata, per arrivare alla Pietà Rondanini, l’ultima del Buonarroti, destinata secondo alcuni alla sua tomba dopo la morte, passando attraverso la Pietà Bandini. Perfettamente levigata la prima, meno “liscio” il marmo della Baldini, pietra quasi rozza nella Rondanini. Come se fosse una pelle che perde di bellezza ed elasticità con il passare degli anni. 

La Pietà per antonomasia (1498 – 1499) venne commissionata dal cardinale francese Jean de Bilhères ed è l’unica che reca la firma di Michelangelo. La Pietà Bandini, dal nome del suo primo acquirente il banchiere fiorentino venne realizzata in età più matura (1550 – 1555) ed è oggi conservata presso il Museo del Duomo di Firenze mentre la più tarda (o più recente…) Rondanini, collocata presso il Castello Sforzesco a Milano, uscì dalle mani dell’artista tra il 1560 ed il 1564, realizzata per il sepolcro dell’artista, evento piuttosto raro visto il costo elevato dei blocchi di marmo.

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La rappresentazione di un unico evento ma in fasi assai diverse della vita si riflette nelle diverse opere: nel corso della sua esistenza mutò profondamente il sentire del Buonarroti rispetto alla (sua) esistenza, che dopo lunghe riflessioni religiose e filosofiche su morte e destino, finì con l’abbandonarsi, al pari del Cristo, ad un profondo pessimismo.

La comune collocazione dei 3 calchi nella sala delle Cariatidi, violata nel secondo conflitto mondiale e tornata poi a nuova vita grazie all’impegno dei primi cittadini milanesi del dopoguerra, consente una visione, ed analisi, sinottica delle tre opere del genio italico. Tre lunghi teli, dispiegati per tutta l’altezza della sala e dal grande impatto visivo,
faranno da sfondo alle Pietà amplificandone la forte valenza estetica e il senso religioso evocato dallo scultore in tre diverse fasi della sua vita. Il tutto accompagnato da musica evocativa, in sintonia con la sacralità delle immagini.

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L’esposizione, che nasce dalla sinergia tra Comune di Milano, Comune di Firenze e Musei Vaticani, consentirà al visitatore di apprezzare l’arte e l’inventiva michelangiolesca attraverso il confronto di tre calchi otto/novecenteschi, in ideale continuità con la mostra che si è da poco conclusa al Museo dell’Opera del Duomo di Firenze.

La mostra "Le Pietà di Michelangelo. Tre calchi storici per la Sala delle Cariatidi" è stata promossa e prodotta dal Comune di Milano-Cultura ed organizzata da Palazzo Reale con la collaborazione del Castello Sforzesco. La rassegna si deve alla cura di Giovanna Mori, Domenico Piraina e Claudio Salsi.

INFO: 22 ottobre 2022-8 gennaio 2023
Palazzo Reale, Sala delle Cariatiti, Milano
Ingresso: gratuito
Orari: lunedì chiuso. Martedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica ore 10-19.30, giovedì ore 10-22.30; ultimo ingresso un’ora prima della chiusura della mostra. L'accesso avviene ogni 20 minuti fino a un massimo di 40 persone

Foto: ©Mauro Ranzani


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