dall 1 al 3 aprile torna a bastia umbria agriumbria 01

La più importante rassegna agroalimentare e zootecnica del Centro Italia torna con l'edizione numero cinquantatré nei padiglioni di Umbriafiere, a Bastia Umbra, dall’1 al 3 aprile 2022 con un programma sempre più indirizzato alle esigenze degli imprenditori di un settore in continua evoluzione e crescita costante.

Agriumbria nasce da una felice intuizione dell’ideatore della manifestazione agricola, Lodovico Maschiella, e nel 1969 viene organizzata la prima “fiera moderna”, la fiera dell’agricoltura. Una manifestazione agro zootecnica con l’obiettivo di promuovere e sviluppare le attività agricolezootecniche dell’Italia centrale.

Oggi, dopo un lungo percorso, Agriumbria, Mostra dell’Agricoltura, Zootecnia e Alimentazione rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale per la valorizzazione del settore agricolo e costituisce un momento di discussione e riflessione sulle prospettive e sul futuro dell’agricoltura.

Alla conferenza stampa di presentazione avvenuta il 17 marzo u.s. a Roma a Palazzo Rospigliosi erano presenti il Presidente Umbriafiere, il presidente dell’Associazione Italiana Allevatori-A.I.A., Roberto Nocentini, il presidente di Coldiretti Umbria Albano Agabiti e la sindaco di Bastia Umbra, Paola Lungarotti.

In sala, oltre a diversi operatori della stampa anche il direttore generale di A.I.A., Mauro Donda, il presidente di Anacli (Associazione Nazionale Allevatori razze bovine Charolaise e Limousine Italiana), Malko Gallone, ed il direttore di Coldiretti Umbria, Mario Rossi. Collegato in videoconferenza, per un intervento di saluto, l’assessore all’Agricoltura della Regione Umbria, Roberto Morroni.

«Dopo un’edizione calendarizzata in una data non consueta causa pandemia, ma comunque di successo come quella dello scorso settembre – ha dichiarato Lazzaro Bogliari, presidente di Umbriafiere nell’aprire la conferenza stampa – Agriumbria torna quest’anno nelle sue date di sempre e lo farà ancora più forte di prima grazie alle collaborazioni sempre più strette con le associazioni di categoria che contribuiranno a portare in fiera il meglio dell’innovazione, della qualità e del futuro di un settore che non si è mai fermato. E’ già il tutto esaurito per quanto riguarda gli spazi occupabili dagli espositori, e questa è una gran bella notizia in un momento così difficile. Era un impegno preso già dallo scorso anno, ed un forte auspicio di rivederci a breve considerata la piena riuscita dell’edizione della ‘ripartenza’ costituita dalla 52esima Agriumbria, concepita in un’insolita ma non inedita collocazione autunnale, viste le forzate ricalendarizzazioni dovute all’evoluzione dell’emergenza pandemica. Oggi, in questa nuova parte dell’anno, con l’auspicato ritorno alla piena normalità nella vita sociale e nelle attività ‘in presenza’, tornando al più classico posizionamento in primavera, la 53esima edizione di Agriumbria, che consideriamo a buon diritto la più importante rassegna agroalimentare e zootecnica del Centro Italia e che realizziamo grazie alle consolidate collaborazioni con i nostri partner storici: l’A.I.A., le Associazioni nazionali di razza, soprattutto di quelle bovine da carne, Anabic e Anacli in primo luogo, e tutto il mondo allevatoriale, della meccanizzazione, con Federunacoma, oltre a quello professionale agricolo, con la Coldiretti umbra che, da qualche anno, realizza l’importante convegno di apertura del venerdì, subito dopo l’inaugurazione».

Nonostante il clima di preoccupazione per il prolungarsi del conflitto russo-ucraino, parole di pieno sostegno e di incoraggiamento per la manifestazione umbra sono venute dal presidente A.I.A., Roberto Nocentini: «Abbiamo aderito volentieri anche quest’anno nel realizzare assieme a Roma la presentazione di Agriumbria– ha esordito - proprio perché vogliamo ribadire l’importanza che la manifestazione indubbiamente riveste, pure in un momento così difficile e critico come quello che sta attraversando la zootecnia. Una vetrina qualificatissima che ci consente di presentare il grande valore del nostro allevamento sia al pubblico dei visitatori, sempre numerosi, sia alla platea istituzionale e del mondo professionale agricolo. Agriumbria – ha poi detto – è la manifestazione che a livello nazionale dedica maggior attenzione alla zootecnia da carne, e quindi confermiamo l’appoggio alla proposta del presidente Bogliari di consolidare la presenza in fiera di questo importante settore dell’allevamento, anche con la collaborazione delle principali associazioni di razza, Anabic e Anacli in primo luogo».

Dopo aver fatto un quadro dettagliato sui principali problemi del momento per la zootecnia, tra i quali le conseguenze sui mercati del conflitto russo-ucraino e le difficoltà a mantenere un livello di sostenibilità dell’allevamento che sia soprattutto ‘sostenibilità economica’, il Presidente A.I.A. ha tra l’altro concluso: «Ad Agriumbria i nostri allevatori da sempre mettono in mostra con orgoglio il frutto del proprio lavoro, in termini di bellezza ed efficienza tecnico-produttiva. Espongono e portano nei vari concorsi zootecnici i loro migliori capi di bestiame. Sono la dimostrazione del miglioramento costante di un settore che esalta anche la inestimabile biodiversità della zootecnia nazionale, con un paziente e appassionato lavoro di valorizzazione produttiva».

La vetrina zootecnica di “Agriumbria” mostrerà uno spaccato significativo del panorama dell’allevamento italiano, dagli ovini e caprini, agli equini, agli avicunicoli, in rappresentanza delle razze locali, simbolo della ricca biodiversità nazionale.

Per saperne di più: https://www.agriumbria.eu/

Foto: ©Agriumbria


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