Segnali di ripresa per lo straordinario mondo della cucina italiana sulle pagine della nuova guida Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso che nella sua trentaduesima edizione presenta 2.700 esercizi e 245 novità.
Una guida che Paolo Cuccia, Presidente di Gambero Rosso, ha presentato con queste parole: “Un anno importante per la ristorazione italiana che ha dimostrato grande capacità di evoluzione e di adattamento. Esperti professionisti che sono da sempre portavoce dei prodotti d’eccellenza del nostro Paese ed esempio per chiunque voglia intraprendere e approfondire questo mestiere. Da quest’anno, i vertici delle nostre guide sono invitati a far parte del Comitato Scientifico organizzato dalla Fondazione Gambero Rosso, senza scopo di lucro, che attraverso studi e ricerche sulle prospettive occupazionali individua le esigenze di formazione per la creazione personale altamente qualificato in tutti i campi del comparto agroalimentare.”
Gli ha fatto eco l’Amministratore Delegato Luigi Salerno con queste parole: “La ristorazione italiana è l’orgoglio del nostro made in Italy. I maestri della cucina italiana non si sono mai arresi anche in questo difficile anno e hanno mantenuto alti gli standard nonostante le difficoltà che hanno ostacolato il loro lavoro. I professionisti della ristorazione, con il loro impegno e la loro dedizione, hanno reso e rendono ogni giorno la nostra arte culinaria ineguagliabile agli occhi del mondo.”
Nonostante le numerose difficoltà e le molte incognite dovute alla pandemia il settore della ristorazione di qualità sta dando prova di grande vitalità e maturità. Dopo un periodo estremamente difficile il 2021 è stato l’anno della ripartenza.
Proposte vegane e salutari di alto profilo e un’attenzione sempre maggiore all’antispreco e alla sostenibilità sono le caratteristiche che emergono dalle pagine della guida che in quest’anno di transizione torna con voti e classifiche e aumenta i premi speciali che salgono a 42 e sottolineano la valorizzazione del talento dei giovani. Voti e classifiche che vogliono essere uno stimolo per alzare ulteriormente l’asticella. La ristorazione italiana può tornare ad essere un volano per tutto l’agroalimentare italiano, grazie ad un vero gioco di squadra e all’indispensabile supporto delle istituzioni.
Sempre ai primi posti il ghota della ristorazione, con Niko Romito e il suo ristorante “Reale” di Castel di Sangro con 96 punti, seguito da Massimo Bottura (“Osteria Francescana” di Modena) e Heinz Beck (“La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri” Roma) a pari merito con 95 punti ciascuno.
A seguire con 94 punti Mauro Uliassi (“Uliassi”, Senigallia), Massimiliano Alajmo (“Le Calandre”, Rubano), Enrico Crippa (“Piazza Duomo”, Alba) e poi con 93 punti Antonino Cannavacciuolo (“Villa Crespi”, Orta San Giulio), con 92 punti Gennaro Esposito (“Torre del Saracino”, Vico Equense), e Gianfranco Vissani (“Casa Vissani”, Baschi) e Davide Oldani (D'O, Cornaredo) entrambi con 91 punti. A Carlo Cracco premiato con 93 punti per il ristorante “Cracco” di Milano anche il premio come “ristoratore dell’anno”.
Quattro nuove “Tre Forchette” tra i migliori ristoranti che salgono a 41 e un nuovo ingresso per i “Tre Gamberi”, (le migliori trattorie) che passano a 32. Cuoco emergente Luigi Salomone di Re, Santi e Leoni a Nola (Napoli), mentre il premio speciale per l’innovazione in cucina è andato a Bu:r (Milano).
(Foto: ©Enzo di Giacomo)