Arte e dintorni

buon compleanno barbanera 01

E’ uscita in edicola e in libreria la nuova edizione del Barbanera, l’Almanacco più celebre e longevo d’Italia che festeggia 260 anni.

Sarà come sempre un'edizione che dispenserà di mese in mese, una stagione dopo l'altra, pratici consigli sul buon vivere quotidiano, notizie e suggerimenti per la casa, la famiglia, l'orto e il giardino, per la cucina e per il benessere di corpo e mente, pillole di sapere e perle di saggezza, interpretando il desiderio diffuso di guardare con semplicità e ottimismo all’uomo e all'essenza delle cose del mondo.

Per festeggiare un compleanno così importante la Fondazione Barbanera 1762 ha aperto i suoi archivi storici e ha reso accessibile online la Collezione Barbanera dal 1762 ad oggi ( www.barbanera1762.com  ). Sono circa 800 pubblicazioni online, tra cui il prestigioso fondo Barbanera Unesco, la collezione di almanacchi e lunari Barbanera riconosciuta “Memoria del Mondo” quale simbolo universale della cultura almanacchistica, «un genere letterario che ha contribuito a creare la cultura e l’identità di intere nazioni prima dell’avvento delle più moderne forme di comunicazione di massa».

Il sito è stato realizzato grazie al progetto europeo Agenda Urbana del Comune di Foligno, e raccoglie la digitalizzazione dei documenti della Fondazione, realizzata in collaborazione con Archivi di Valore.

L'edizione dei 260 anni è stata presentata recentemente a Roma dal conduttore Federico Quaranta, Luca Baldini, AD dell'Editoriale Campi, e M. Pia Fanciulli, responsabile di redazione delle Edizioni Barbanera. Presenti anche l'agronoma Isabella Dalla Ragione e Mauro Morosi, responsabili dello straordinario Orto giardino delle Stagioni, che accoglie la Fondazione e la sede editoriale: uno scrigno prezioso di biodiversità con semi e ortaggi rari o in via d'estinzione, frutti di archeologia arborea, fiori ed erbe officinali. Perché per vocazione il Barbanera esprime da sempre la sensibilità all'ambiente e ad un rapporto più sano e sostenibile con la terra; e in questo risiede anche quella modernità che lo accompagna e che convive con le buone pratiche della tradizione che tramanda.

Nello stile e nei contenuti, il Barbanera 2022 si rende così interprete di un mondo che vuole riappropriarsi del piacere delle cose semplici e di un rapporto armonioso con la natura, sempre in armonia con i cicli delle stagioni.

Edito per la prima volta a Foligno nel 1762, Barbanera continua ad uscire sotto forma di almanacco e di calendario. Dalla fine dell’Ottocento viene pubblicato dall’Editoriale Campi con sede prima a Foligno e poi a Spello, con una tiratura totale di tre milioni di copie l’anno diffuse prevalentemente tramite edicole e librerie. Questi numeri importanti evidenziano come Barbanera continui ad essere amato e atteso ogni anno per i consigli, le previsioni, l’amore per il mondo e per la natura e la filosofia di vita che guarda all’armonia tra l’uomo e le cose. D'altronde, la voce Barbanera compare da decenni nei maggiori dizionari italiani come sinonimo di almanacco, lunario e calendario. Un'altra conferma della sua fama duratura, lunga almeno 260 anni, e sempre attuale, nonostante nel tempo i lettori siano profondamente cambiati e vivano esigenze e ritmi diversi.

Un po' di storia

E' stato con l'invenzione della stampa che lunari e almanacchi divennero la lettura popolare più diffusa in Italia. Il più celebre e longevo è sicuramente il Barbanera, ma meglio sarebbe dire “i Barbanera”, perché dopo la stampa del primo lunario in foglio ad opera di Pompeo Campana di Foligno, in molti cercarono di impossessarsi della paternità del Barbanera con prodotti simili. I lunari, che da fogli da appendere al muro divennero con il tempo libretti tascabili, riscossero un tale successo che tutto l'Ottocento fu caratterizzato da controversie legali tra i vari "Barbanera" che da più parti d’Italia dichiaravano di essere l'originale. Certo è che il Barbanera, con i suoi cloni, era l’unico "libro" ad entrare nelle case, con le sue immagini della luna e le previsioni del tempo, che era poi quello che più contava per una coltivazione di successo.
Sarà solo nella prima metà del Novecento che la casa editrice Campi, nata a Foligno nel 1892, acquisirà in esclusiva il marchio Barbanera. Grazie ai venditori ambulanti e ai cantastorie, il Barbanera continuò quindi ad attraversare la penisola italiana.

Barbanera il filosofo saggio
Erudito, astronomo, eremita, filosofo passato alla storia per la saggezza e per le sue previsioni, Barbanera visse a Foligno nel 1700, quando il confine tra astronomia e astrologia, dottrina e buosenso popolare non era ancora così ben delineato. Tra realtà e leggenda, questa misteriosa figura di saggio dalla folta barba nera diede alle stampe il suo primo lunario nel 1762. Da allora la sua fama crebbe di giorno in giorno travalicando i confini regionali, fino a divenire calendario e almanacco italiani per antonomasia.

https://www.barbanera.it/


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