Partiamo

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In Bretagna il protagonista assoluto è il mare. L’Atlantico con le sue maree scandisce la giornata ed è buona norma consultare gli orari, affissi un po’ dovunque, prima di avventurarsi in una passeggiata lungo la costa, per non rischiare di trovarsi circondati dalle acque. Con la marea alta le acque si gonfiano e invadono le spiagge, penetrando ovunque e modificando il panorama. E la natura offre uno spettacolo indimenticabile. Appena la marea cala gli estuari si prosciugano, si coprono di alghe, le spiagge diventano infinite, e i sentieri che portano a minuscole baie e piccole insenature corrono fra prati verdi e scogliere dove in primavera fioriscono le ginestre e in estate regna incontrastata l’erica in fiore. 2700 chilometri di litorale, undici isole abitate e oltre mille isolotti, per panorami sempre nuovi, come la costa di Granito Rosa chiamata così per il colore delle sue rocce levigate dall’oceano.

I numerosi fari, un’ottantina in tutto, costruiti per lo più nell’Ottocento per indicare la strada ai marinai e la via del ritorno ai pescatori, oggi sono diventati uno dei più affascinanti itinerari della regione. Il percorso parte da Brest e arriva a Brignogan, o viceversa, snodandosi lungo la costa selvaggia in una regione dove non era soltanto il susseguirsi delle stagioni ma la forza della natura e il mare che scandivano e decidevano il vivere quotidiano. L’itinerario dei fari oggi incanta e rapisce. Alcuni fari, sferzati dalle onde fragorose, sono isolati e raggiungibili solo in barca, in altri invece ci si arriva tranquillamente a piedi, molti sono visitabili e in alcuni si può anche dormire, cullati dal fragore delle onde.

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A caccia di miti e leggende, come quella di Re Artù e dei suoi Cavalieri della Tavola Rotonda, nella Bretagna più profonda c’è la foresta di Paimpol, o Brocelandia,  Un luogo incantato, abitato da elfi e fate, dove Merlino si ritirava quando Artù non aveva bisogno di lui. Qui incontrò Viviana che con un incantesimo lo imprigionò in sette cerchi d'aria per legarlo a sè per sempre. E nelle sere di fitta nebbia c'è chi giura di aver visto i due amanti abbracciati passeggiare per la foresta. La tomba di Merlino è qui, segnalata da un menhir sotto un albero di agrifoglio. Il luogo è meta di pellegrinaggio, i visitatori prima girano tre volte in senso orario attorno all'albero, recitando la propria richiesta al mago, poi lasciano fiori e oggetti ornamentali sul masso e attaccano all'albero bigliettini con la richiesta di incantesimi d'amore. Poco distante c'è la fontana della giovinezza, con l’acqua miracolosa capace di restituire la gioventù. I bretoni, come gli antichi celti, gettano nell'acqua monetine esprimendo desideri. Viviana vive ancora nel castello di cristallo che Merlino aveva costruito per lei in fondo al lago accanto al castello di Comper dove il Centro dell’immaginario arturiano continua ad alimentare la leggenda.  

Ma c’è tanto altro da vedere in questa terra incantata dove nel corso del XIX secolo è stata inventata la talassoterapia, una pratica basata sull’azione combinata di sole, iodio e acqua salata dell’oceano che produce grandi benefici.

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In tutta la regione si contano quattromila tra castelli e manieri, come quelli imponenti di Josselin (foto sopra) e Fougères, tredici riserve naturali e un’infinità di città storiche, come Saint-Malo, la città dei corsari (foto di apertura), o Quimper, famosa per le sue maioliche, e di borghi medievali. Risalendo ancora nel tempo ecco i megaliti di Carnac, e gli enclos, gli spettacolari complessi parrocchiali in pietra grigia con archi trionfali e calvari. E poi un concentrato di paesaggi che hanno affascinato pittori del calibro di Monet, Picasso, Gaughin che con tanti altri si ritrovava a dipingere a Pont Aven.

Di grande importanza l’arte contemporanea, con sculture in luoghi inattesi, come lo spettacolare Albero dello scultore piemontese Giuseppe Penone nella tenuta di François Pinault sulla costa, la straordinaria mostra della Collezione Pinault a Rennes, al Convento dei Giacobini, dal 12 giugno al 29 agosto, oltre al Festival di Fotografia a La Gacilly, da giugno a settembre. Il 26 giugno il 108° Tour de France partirà da Brest e avrà quattro tappe in Bretagna.

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Il mare in Bretagna la fa da padrone anche a tavola: pregiati crostacei come l’astice blu e il granchio gigante e una grande varietà di pesci, dai nobili rombi alle umili sardine, affollano i suoi fondali, mentre le coste sono una miniera di coquillages: non solo ostriche, belon o creuse, ma cozze, vongole, tartufi, capesante e tanti altri frutti di mare. Tra i prodotti tipici le gallette e le crêpes: sfoglie di grano saraceno da accompagnare con una ciotola di sidro frizzante, bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione delle mele. Da provare anche le ricette di tendenza con il grano saraceno degli chef famosi come Bertrand Larcher allo Street food.

Per portarsi a casa un po’ di Bretagna tra i souvenir più originali ci sono le borse e gli accessori fatti con vele riciclate e le magliette alla marinara.

Per saperne di più www.bretagna-vacanze.com 
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Foto ©Marina Cioccoloni


archivio

 

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