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parigi itinerario nelle case museo di famosi artisti 01

Tempo di anniversari letterari in Francia. Il 10 luglio si celebreranno i 150 anni dalla nascita di Marcel Proust e si sono appena celebrati i 200 anni dalla nascita di Charles Baudelaire il 9 aprile 1821. Per l’occasione il drammaturgo Massimiliano-Finazzer-Flory ha realizzato un docufilm di 40 minuti sulla Parigi di Baudelaire.

Si torna sempre volentieri a Parigi, città che non finisce mai di affascinare e straordinario miracolo di bricolage dove tutti danno vita ad una macroscena. Passeggiare, o come dicono i francesi, flâner, per vie note e meno note, alla scoperta dei luoghi iconici parigini, dei caffè letterari per finire sul Quai Voltaire dove è l’albergo che ospitò non solo Charles Baudelaire, ma anche Oscar Wilde, Sibelius e Wagner. L’anniversario dell’autore dei Fiori del Male può diventare l’occasione per programmare un itinerario di scoperta dal punto di vista letterario di Parigi e dei suoi dintorni, come le case di tre grandi artisti che amavano così tanto l’ambiente naturale dei piccoli villaggi rurali a poca distanza da Parigi da decidere di andarvi ad abitare. Tre percorsi letterari in luoghi che nonostante il passare del tempo ancora mantengono il loro fascino di territori autentici lontani dalla frenesia della grande città.

La casa di Jean Cocteau a Milly-la Forêt
A Milly-la Forêt, vicino alla Foresta di Fontainebleau, nel dipartimento dell’Essonne, una zona rurale dove passare un weekend rilassante, sorge la casa di Jean Cocteau, poliedrico e versatile artista francese, famoso in tutto il mondo. L’aveva comprata nel 1947 e vi abitò 17 anni, fino alla sua morte avvenuta nel 1963. Milly-la Forêt è un villaggio di charme ad appena 1 ora di macchina da Parigi e Jean Cocteau durante una gita, in fondo ad un viale e quasi nascosta dalla vegetazione scovò una casa in stile Luigi XIII, antica dependance del castello di La Blonde, con due ettari di giardino circondato da canali d'irrigazione e dai fossati del vicino castello. Se ne innamorò all'istante e ne fece il suo buen retiro, dove rifugiarsi lontano dalla folla e dalla confusione della città. Alla sua morte volle essere sepolto nella Chapelle Saint-Blaise des Simples, costruita nel XII secolo come lebbrosario, e che nel 1959 lui stesso aveva decorato con i fiori di piante della regione. Nella sua casa, oggi trasformata in museo, si visitano il suo ufficio, la camera da letto, lo studio con ancora i libri sul tavolo e impilati sulle sedie e il vasto salone.

Fuori della proprietà c’è tutto l’ambiente rurale e il paese, che conserva lo charme di villaggio antico dove il tempo sembra essersi fermato, con i lavatoi, gli edifici medievali ancora ben conservati, le case a colombaia, il mercato coperto risalente al XV secolo dove ogni giovedì si tiene ancora il mercato, il ponte in pietra che attraversa il fiume, le torri merlate e il castello di La Bonde.

Il castello di Rosa Bonheur a Thomery
Lungo la Senna, a Thomery, nel sud-est di Parigi, vicino a Fontainebleau, in un territorio autentico, si trova il castello del XV secolo che la pittrice Rosa Bonheur trasformò nel suo atelier. Lo acquistò nel 1859 e vi visse per 40 anni fino al 1899. Da allora il tempo sembra essersi fermato: nel castello tutto è stato lasciato com’era al momento della sua morte il 25 maggio 1899. I suoi oggetti personali, i suoi vestiti, i cappelli, i suoi animali di compagnia impagliati. L’artista amava dipingere cavalli e animali oltre alla natura rigogliosa dei dintorni e nello studio c’è ancora il cavalletto con un suo dipinto non finito, un blocco con i suoi appunti, le tavolozze con i colori. Sembra quasi di sentire i passi dell'Imperatrice Eugenia venuta per consegnare la Legion d'Onore a questa artista femminista ante litteram. La sala da the è l'ideale per una pausa dolce o salata, e per il brunch della domenica, con le ricette di Céline, la fedele cuoca dell’artista e i prodotti biologici coltivati nell'orto del castello.  Per chi vuole immergersi totalmente nell'atmosfera di quei tempi è possibile soggiornare nella stanza padronale perfettamente restaurata. 

parigi itinerario nelle case museo di famosi artisti 02

Sempre per rimanere nel campo dell’arte, non distante da Thomery si può visitare Barbizon, con la sua scuola di pittura, il museo dipartimentale dei pittori di Barbizon, e la casa-atelier del pittore Jean-François Millet, uno dei maggiori esponenti del Realismo.

Il castello di Alexandre Dumas
Sul bordo della Senna a Port-Marly, immerso in un grande parco all’inglese sorge un edificio totalmente stravagante in stile rinascimentale. E’ il castello di Monte Cristo, fatto costruire dal celebre scrittore Alexandre Dumas. Era rimasto colpito dai paesaggi fluviali, gli spazi verdi e l’ambiente bucolico di questa regione a nord-ovest di Parigi e appena gli fu possibile con i proventi dei suoi libri fece costruire la casa dei suoi sogni sulla collina di Port-Marly. La intitolò ad uno dei suoi personaggi più famosi, il conte di Montecristo, e qui si rifugiò a scrivere i suoi romanzi. Ma non solo romanzi: Alexander Dumas era un appassionato di cucina e scrisse un corposo volume, le “Grand Dictionnaire de cuisine”, in cui riunì la sua collezione di 3mila ricette tutte raccolte in maniera certosina durante i suoi viaggi. Con queste ricette amava deliziare i suoi ospiti in cene sontuose, la più famosa quella con 700 invitati.

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