Palati Raffinati

 

michele chinappi apre un nuovo ristorante a formia 01

E’ nello storico rione della Torre di Mola a Formia che Michele Chinappi, con la moglie Angela e i figli Noemi e Christian, ha recentemente aperto il suo nuovo ristorante.

Il locale, dagli interni curati dalla moglie Angela, si divide in tre parti, per andare incontro alle diverse tipologie di clientela e creare uno spazio dinamico, etico e sostenibile in grado di plasmarsi a seconda delle richieste di un pubblico diversificato: lounge bar, ristorante gourmet, pizzeria e delivery con una parte dedicata in estate anche allo street food e una cantina con le migliori etichette di vini italiani ed esteri.

Una scelta di coraggio quella di Michele Chinappi di aprire un nuovo locale in un momento in cui la pandemia mette a dura prova il mondo della ristorazione. E’ comunque un segnale di ottimismo che arriva da questo imprenditore del basso Lazio convinto che la luce nel buio del lockdown si possa accendere solo con azioni coraggiose, grazie anche alla fiducia delle banche nel finanziare il progetto e al sostegno di una clientela affezionata.

In cucina lo chef Marco Bisleti, già insignito del Collare Cocorum dalla Federazione Italiana Cuochi per la pluriennale esperienza maturata nella valorizzazione del pescato e dei prodotti locali con tecniche di preparazione in grado di esaltare i profumi e i sapori esclusivi di questa porzione di territorio.

Michele, forte dell’esperienza artigiana ereditata dal padre Giuseppe, fornaio e pizzaiolo apprezzato fin dagli anni ’50, cura personalmente l’impasto della pizza, proposta sia nei gusti classici che in quelli innovativi legati al mare.

Per una clientela giovane è stata pensata la formula a prezzi contenuti abbinata all’aperitivo, di cui si occupano i figli Christian e Noemi, con apericena a base di pesce, piatti semplici e taglieri di salumi e carni di provenienza locale. 

La scelta del luogo non è casuale: Via Abate Tosti, dove si affaccia il ristorante, si trova proprio nel cuore della cittadina, nel borgo marinaro di Mola da sempre legato alla pesca e al mare. Era proprio da qui che passava la Via Appia, in tempi lontani l’unico collegamento tra Roma e Brindisi, come dire una sorta di autostrada dell’antichità.

Fin dai tempi dei greci e poi dei romani Formia è famosa per la bellezza dei suoi paesaggi e la mitezza del clima, caratteristiche che avevano spinto molti nobili romani, in primis Cicerone che aveva eletto Formia a suo buen retiro, a costruire ville sontuose di cui restano notevoli testimonianze. Ville dove passare la villeggiatura in ozio o farsi addirittura seppellire, come la torre definita il sepolcro di Cicerone, uno dei monumenti più significativi della città insieme al Cisternone Romano, la più grande struttura idraulica d’Europa con l’acqua ancora presente al suo interno dopo la cisterna di Istanbul. Si trova nella parte alta di Formia nella zona di Torre di Castellone ed è alimentata da sorgenti dell’area collinare di Santa Maria da Noce.

La Torre di Mola, sempre su Via Abate Tosti a pochi passi dal ristorante, è una delle immagini più conosciute del panorama di Formia. Faceva parte del fortilizio edificato alla fine del 200 da Carlo II d’Angiò Re di Napoli ed è l’unica testimonianza rimasta in piedi dopo i bombardamenti della II guerra mondiale che hanno distrutto quasi completamente la città. Vi si accede attraverso un elegante portale cinquecentesco e al suo interno spesso vengono allestite mostre e conferenze. 

Durante il periodo natalizio la Torre di Mola, insieme all’Area Archeologica Caposele e alla Torre di Castellone, partecipa all’iniziativa “Storie di Luce”, itinerario tematico con allestimenti scenografici luminosi e attrazioni multimediali per valorizzare il patrimonio culturale, la storia e le tradizioni legate al tempo di natale, liberamente fruibile dai cittadini all’aperto. Maggiori informazioni sulla pagina Facebook del Comune di Formia e sul sito dedicato www.storiediluce.net


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