Palati Raffinati

 roma riapre imago dell hotel hassler con le nuove proposte dello chef stellato andrea antonini 01

E' deciso: sarà martedì 16 giugno il giorno della riapertura dell''Imàgo, il ristorante dello storico hotel Hassler di Trinità dei Monti di Roberto Wirth, con un panorama unico su Roma e sulla scalinata di Piazza di Spagna. Lo chef Andrea Antonini, fresco della stella Michelin confermata a novembre è pronto ad accogliere gli ospiti con le sue proposte legate alla purezza dei sapori che vogliono raccontare l'Italia e l'essenzialità della tradizione.

Ma la grande novità è che per la prima volta, per la bella stagione, è stata aperta la terrazza panoramica al settimo piano dell'hotel, che prima era riservata ad una prestigiosa suite. "Sarà un ambiente unico ed esclusivo con solo sei tavoli- dice Roberto Wirth, che è anche manager della struttura nata 127 anni fa - per un suggestivo aperitivo al tramonto o per cenare all'aperto".

roma riapre imago dell hotel hassler con le nuove proposte dello chef stellato andrea antonini 02

Era il 1956 quando Oscar Wirth, padre di Roberto, aprì il primo ristorante gourmet in Europa su una terrazza panoramica, dando il via all'inarrestabile fenomeno internazionale di usare i rooftop come location d'eccezione per la ristorazione. In questo riservato angolo del palazzo si potrà mangiare in due turni, alle 19 e alle 21 e -inutile precisarlo- con tutte le garanzie di sicurezza previste. Per l'attesa ripartenza lo chef, classe 1991, in stretta collaborazione con la sua affiatata e altrettanto giovane brigata - nessuno supera i 30 anni- presenterà un nuovo menu che vede, come protagonisti, le cotture espresse, i sapori della tradizione italiana e i prodotti locali di qualità e di eccellenza.

roma riapre imago dell hotel hassler con le nuove proposte dello chef stellato andrea antonini 05

Oltre alle novità, la carta offrirà anche i piatti iconici di Imàgo, tra cui la Triglia con panzanella e limone che fece conquistare ad Antonini il Premio Creatività, al tempo in cui lavorava nel tristellato iberico Celler de Can Roca. Da provare la Capasanta all'italiana, il Pollo con peperoni in raviolo, il Piccione e camomilla 2.0, i Fusilloni affumicati ai frutti di mare, il Riso Giallo con ricci di mare, clementine e midollo o il Tonno alla cacciatora. "Il sapore e il gusto che si ottengono con cotture brevi e vivaci - spiega lo chef- sono inarrivabili rispetto a qualsiasi altra tecnica: gli umori sigillati e mantenuti all'interno di carni, pesci, verdure non fanno perdere l'idratazione e mantengono valori nutritivi e profumi. La mia cucina è concepita per esprimere puro piacere: forte, sorprendente, equilibrato ma anche spinto verso sapori affilati e dalla grande personalità".

roma riapre imago dell hotel hassler con le nuove proposte dello chef stellato andrea antonini 04

Antonini ha lavorato in cucine prestigiose di tutto il mondo, facendo sue le tecniche sofisticate e le lunghe cotture sottovuoto ma poi, romano e nato nel quartiere di Spinaceto, ha capito quando era il momento di tornare a casa, dopo un'importante esperienza al Piazza Duomo di Alba con il tristellato Enrico Crippa. Oggi la sua tavola è concreta, fatta di eccellenza e di artigianalità. "Il cliente che viene all'Imàgo - dice- arriva da tutto il mondo, osserva la bellezza di Roma e vuole mangiare l'Italia, vuole la pasta, le nostre cotture, il crudo. La tecnica non ci manca come dimostrano il percorso fatto da me e dalla mia brigata, ma sono tornato ai gesti della cucina italiana, togliendo il sottovuoto, il roner, le basse temperature. Preferisco usare le padelle e lavorare una materia prima eccellente attraverso un grande lavoro di ricerca tra i piccoli produttori. Con Roberto Wirth ci siamo trovati subito in pieno accordo: vogliamo per noi tutto il meglio".

All'Imàgo il pane si fa in casa e si taglia al tavolo, così come le paste sono stese a mano, i fondi di cottura sono preparati quattro volte alla settimana e sul pesce e i crostacei la scelta è rigorosa. Esigente con se stesso e con i suoi ragazzi, Antonini è fiero di aver avuto la sua stella proprio a Roma. "Mi sono sempre ripetuto che se un giorno avessi ottenuto un risultato, avrei voluto fosse a Roma, non a New York, non a Singapore, a Londra o a Dubai e aver ricevuto da Roberto Wirth la responsabilità di guidare Imàgo è stata la più bella conquista: sono qui per vincere a casa mia!". Fondamentale il rapporto con Wirth, costantemente al suo fianco e con cui condivide la sua idea di cucina italiana classica, ripensata in chiave contemporanea e lontana da contaminazioni esterofile."E' lui che assaggia i miei piatti, ogni mia nuova proposta - dice - e insieme abbiamo disegnato il servizio di ceramiche per la mise en place". Ricorda con emozione la sua prima "prova" all'Hassler dopo l'addio all'Imàgo dopo 15 anni dell'altro grande chef Francesca Apreda. Sì, perchè gli esami non finiscono mai anche per un grande cuoco. E così, per conquistare Wirth, un anno fa, scelse piatti semplici, senza cercare di impressionarlo con effetti speciali: una Battuta di Fassona con puntarelle e alici, Tajerin e Carciofo confit con mandorle. Un po' di Piemonte e un po' di Roma. Ad affiancare Antonini in cucina sono il sous-chef Matteo Taccini e i suoi ragazzi mentre Marco Amato, all'Hassler da oltre 20 anni, è alla guida della grande brigata di sala.

https://www.hotelhasslerroma.com 


archivio

Pin It

Nice Social Bookmark

FacebookMySpaceTwitterDiggDeliciousStumbleuponGoogle BookmarksRedditNewsvineLinkedinRSS FeedPinterest
Pin It