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Era stata inaugurata il 5 marzo scorso alle Scuderie del Quirinale, e aveva già venduto oltre 60mila biglietti in prevendita. Stiamo parlando della mostra “Raffaello, 1520-1483”, un totale di 204 opere, di cui 120 di Raffaello stesso tra dipinti e disegni.

Numerose le opere provenienti da musei e collezioni, per una rassegna che si proponeva di presentare, andando a ritroso dal giorno della morte fino ai primi passi sullo stile di Luca Signorelli e altri pittori attivi in Montefeltro durante la sua giovinezza, l‘esperienza artistica di quel genio che fu il grande artista urbinate.

Importantissimi i prestiti come le opere esposte per la prima volta assieme, tra cui disegni, arazzi, olii su tela, la perfetta ricostruzione a grandezza naturale del monumento sepolcrale dell’artista al Pantheon, che dà inizio alla mostra, e le numerose opere provenienti dai Musei Vaticani come dalle Gallerie degli Uffizi, dal Louvre, dal Museo Nacional del Prado, dalla National Gallery di Londra e dall’Alte Pinakothek di Monaco di Baviera. In mostra anche alcuni disegni di proprietà della Regina Elisabetta.

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Presente anche l’Interessantissima lettera a Leone X scritta nel 1519 da Raffaello insieme a Baldassarre Castiglione che raccomandando al Papa la conservazione dei reperti antichi apre all’idea sviluppatasi in seguito di tutelare i beni culturali. L’amore di Raffaello per l’archeologia e la sua tutela è ben presentato attraverso numerosi disegni e rilievi di architettura della Roma antica e nei riferimenti a statue e altri manufatti romani. 

Ma è la pittura il punto forte della mostra. A cominciare dall’autoritratto del 1506 proveniente dagli Uffizi, proseguendo con le numerose Madonne col Bambino. La National Gallery of Art di Washington è presente con la Madonna con il Bambino e San Giovannino mentre proveniente dal Prado di Madrid è in mostra la Madonna della Rosa.

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In una sala dedicata alle figure femminili, oltre al ritratto di donna de “La Velata” dipinto nel 1512, non poteva mancare il Ritratto di donna nei panni di Venere noto come “La Fornarina”. Si dice che fosse la figlia di un fornaio senese trasferitosi a Trastevere, per questo il soprannome, divenuta musa ispiratrice e modella dei dipinti di Raffaello. La fama acquisita dal quadro nel corso dei secoli ha reso immortale l'amore che per lei nutriva un Raffaello follemente innamorato.

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In considerazione dell’attuale emergenza la mostra è stata temporaneamente chiusa fino a data da destinarsi, ma le Scuderie del Quirinale hanno riaperto virtualmente le porte della mostra “Raffaello 1520-1483” con video-racconti, approfondimenti e incursioni nel backstage che, attraverso i canali social, permetteranno di ammirare alcune tra le più belle opere esposte e presenteranno dettagli e curiosità sull’arte del pittore rinascimentale e sulla più grande rassegna mai tentata finora.
Con l’hashtag #RaffaelloOltreLaMostra sarà possibile ascoltare il racconto dei curatori e partecipare virtualmente agli incontri ospitati a Palazzo Altemps prima dell’apertura al pubblico dell’esposizione.

Tanti i contributi offerti anche dai curatori della mostra e da importanti studiosi che, attraverso pillole video, approfondiranno le opere e le grandi tematiche relative all’arte di Raffaello. La serie, introdotta dalla curatrice Marzia Faietti con “Qualche ragione, tra le tante, per amare Raffaello”, partirà con Matteo Lafranconi, curatore e Direttore di Scuderie del Quirinale, cominciando proprio dal punto in cui parte il percorso espositivo, con “La morte di Raffaello”. A seguire, i co-curatori Francesco Di Teodoro e Vincenzo Farinella approfondiranno la Lettera a Leone X, il progetto di Villa Madama, il rapporto di Raffaello con l’antico, con i suoi committenti e gli anni della gioventù. Infine, lo studioso Achim Gnann presenterà una riflessione su “Raffaello e Giulio Romano”.

Le attività online proseguiranno con #RaffaelloInMostra: video-passeggiate all’interno delle sale, arricchite da dettagli e curiosità sulle opere, e incursioni nel backstage, con il racconto dell’allestimento della rassegna.

E' possibile anche visitare la mostra virtualmente attraverso un eccezionale video messo a disposizione di tutti dalle Scuderie del Quirinale a questo indirizzo:   https://www.scuderiequirinale.it/media/una-passeggiata-in-mostra

Per saperne di più: https://www.scuderiequirinale.it/pagine/raffaello-oltre-la-mostra 


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