Arte e dintorni

a prato la mostra dopo caravaggio sul seicento napoletano 01

Sarà aperta fino al 13 aprile 2020, la pregevole mostra ospitata nelle sale del Museo di Palazzo Pretorio a Prato “Dopo Caravaggio. Il Seicento napoletano nelle collezioni di Palazzo Pretorio e della Fondazione De Vito”,

La mostra, curata da Rita Iacopino, direttrice scientifica del Museo di Palazzo Pretorio e da Nadia Bastogi, direttrice scientifica della Fondazione De Vito, è estremamente interessante dal punto di vista storico, iconografico e artistico per la grande valenza delle opere esposte e pone l’accento sull’impatto determinante della pittura di Caravaggio sulla pittura napoletana del Seicento e su alcuni artisti della scena napoletana del XVII secolo.

Oltre a valorizzare la collezione di arte napoletana del XVII secolo di Palazzo Pretorio a Prato (la seconda più importante in Toscana dopo quella degli Uffizi) l’esposizione mette in luce la collezione della Fondazione De Vito, dal nome del suo creatore, l’ingegnere Giuseppe De Vito, grande inventore e grande studioso e collezionista del Seicento napoletano.

Nato a Portici nel 1924 e deceduto a Firenze nel 2015, oltre ad aver fondato la Fondazione De Vito a Vaglia, sulle colline fiorentine, nel 1982 aveva dato origine alla rivista Ricerche sul ‘600 napoletano che oggi continua ad essere curata e pubblicata dalla Fondazione. La collezione De Vito rappresenta, per qualità e interesse storico, una delle più significative collezioni private di pittura napoletana del Seicento, con le sue 64 opere di cui 16 sono attualmente visibili nella mostra.

Notevoli i nomi degli artisti presenti nella mostra di Prato. Il percorso espositivo si snoda intorno ai dipinti di Palazzo Pretorio in dialogo con quelli della collezione De Vito, secondo una sequenza cronologica articolata in quattro nuclei che consente comunque anche l’indicazione di legami e corrispondenze tematici. Si parte da Giovanni Battista Caracciolo detto Battistello che fu in diretto rapporto con Michelangelo Merisi durante i suoi due soggiorni napoletani, per passare a Jusepe de Ribera, artista spagnolo molto attivo a Napoli tra il 1616 e il 1652, al Maestro dell’Annuncio ai pastori e a Francesco Fracanzano e infine a Nicola Malinconico e a Mattia Preti che fu un grande protagonista della scena artistica napoletana alla metà del secolo. La sua pittura infatti farà da ponte dal naturismo verso il barocco.

a prato la mostra dopo caravaggio sul seicento napoletano 02

C’è da sottolineare la presenza di due opere in mostra dopo il restauro, il dipinto di "San Giovannino" del Battistello e il "Vecchio in meditazione con un cartiglio" del Maestro dell’Annuncio ai pastori, un artista attivo nel napoletano ma di cui non si è ancora riusciti a stabilire il nome esatto. Le opere appartengono entrambe alla Fondazione De Vito.

Interessante la sezione dedicata a opere che hanno per soggetto figure femminili, fra cui le sante martiri che ricorrono spesso nella pittura napoletana del Seicento: Caterina, Lucia, Agata, Orsola.

La mostra ha permesso di far dialogare opere importantissime della città di Prato con quelle della Fondazione de Vito e certamente “porterà la città di Prato ad entrare nel circuito delle mostre europee sull’arte del Seicento”, ha dichiarato Giancarlo Lo Schiavo, presidente della Fondazione De Vito durante la presentazione.

INFO:
Dal 14 dicembre al 13 aprile 2020
Museo di Palazzo Pretorio, Piazza del Comune, Prato. Orario 10.30-18.30 tutti i giorni tranne il martedì non festivo.
Biglietti: 10€ intero, 8€ ridotto
Catalogo Claudio Martini Editore, €25
www.palazzopretorio.prato.it

Foto ©Marina Cioccoloni


archivio

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