Palati Raffinati

l hotel de tribune inaugura il suo bistrot diana s place con vista sui monumenti di roma 01

E' l'estate la stagione delle terrazze romane, quelle da cui lo sguardo spazia sulle bellezze della città eterna e dove il ponentino rende ancora più piacevole lo spettacolo del tramonto. Per questo l'Hotel De Tribune, accogliente 4 stelle di Via Campania 45, a un passo da Via Veneto, ha inaugurato sulla sua nuova terrazza panoramica il Diana's Place dopo un completo restyling degli spazi e degli arredi.

Si tratta di un vero e proprio bistrot con vista, in cui si può gustare fin dalla mattina un sontuoso breakfast e poi, durante tutto il giorno, un easy dining, o spuntini gustosi come raffinati finger food, fino ad una cena completa e raffinata. Tutto il food è firmato da uno chef di lungo corso, Andrea Fusco, che ha predisposto un menu in grado di soddisfare i palati più esigenti sia degli ospiti dell'hotel, che del pubblico romano che finalmente è sempre più interessato alla cucina degli alberghi grazie all'alto livello dell'offerta enogastronomica.

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Al Diana's Place, oltre alla selezione delle materie prime prevalentemente stagionali per i piatti della tradizione mediterranea proposti, c'è una grande selezione di vini e di Champagne. Sono più di mille infatti, le etichette presenti in carta, tra nazionali ed estere, grazie alla passione per il beverage di Andrea Girolami, patron del brand AG Foodies e AG Hotels e socio dei fratelli Pacini per il progetto Tridente Collection. Il gruppo comprende oltre ad alcune strutture alberghiere romane, ed una a Firenze, anche società di consulenza e residenze per la terza età.

Andrea Fusco, già alla guida del ristorante Giuda Ballerino e del Bernini Bristol, oggi è il corporate chef di tutto il comparto ristorativo AG. Non molti chef, nella scena capitolina, possono mostrare un curriculum di così alto livello: Dal 2005 ha ricevuto riconoscimenti da tutte le Guide gastronomiche italiane (Espresso, Gambero Rosso, Touring, Veronelli) e nel 2010 ha ricevuto la consacrazione della stella Michelin. Lo chef ha collaborato con le più grandi scuole di alta formazione culinaria. Aziende e corporation internazionali. Ha insegnato all'Italian Culinary Center di Broadway, New York, e alle principali scuole di formazione italiane, tra le quali l'Alma di Colorno e il Gambero Rosso.

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«Il Diana's Place - ha detto- rappresenta per me una nuova sfida. La mia proposta sarà ovviamente raffinata, ma non la definirei gourmet. Presentiamo un menù che si adatti al contesto, seguendo la mia idea di cucina e unendo uno stile più glamour e meno impegnativo». Il nome della dea cacciatrice, Diana, appartiene anche ad un altro bistrot di Via S. Maria in Via e al nuovo ristorante di Via Volturno che fanno parte del marchio. Al timone c'è sempre Fusco e la sua filosofia di cucina basata sulla freschezza e sulla qualità di tutti gli ingredienti. In menu ci sono un buon assortimento di ostriche e di pescato del giorno, tartare guarnite e antipasti sfiziosi. Le paste, almeno una decina, sono fatte in casa, da quelle classiche e di tradizione romana fino a quelle con un tocco creativo. Trionfano i cappellacci, molto apprezzati quelli ripieni di pollo alla cacciatora o di burrata con vongole e gamberi al limone, poi risotti tra cui quello a base di rape rosse. Buona scelta di secondi, di carne e di pesce. Anche i dolci, come babà alla crema e cannoli siciliani, il pane e le focacce sono fatti in casa. Ampia la scelta di proposte fredde, informali, nonché wellness oriented. La cucina, poi, è sempre aperta, anche fuori degli orari canonici del pranzo e della cena. 

https://www.aghotels.it/it/the-tribune/index


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