valuable per l inserimento lavorativo di ragazzi con disabilita intellettiva 01

Valueable è un progetto cofinanziato dall’Unione Europea che coinvolge hotel, ristoranti, bar, nell'offerta di lavoro a persone con disabilità intellettiva. Il 12 dicembre è stato presentato a Roma da Confindustria Alberghi. Il progetto è la concreta dimostrazione di come un obiettivo sociale possa trasformarsi in occasione di business per tutti. Alla tavola rotonda sono intervenuti i soci EHMA Palmiro Noschese e Giuseppe Falconieri testimoniando la loro esperienza in seno al progetto che si conferma estremamente adatto al mondo della ristorazione e dell’hotellerie.

Il progetto intende coinvolgere un numero sempre crescente di aziende sensibili all’impegno sociale e creare una rete mondiale di alberghi e ristoranti intellectual disability-friendly che siano in grado di offrire tirocini e posti di lavoro a persone con disabilità intellettiva. A chi sceglie di aderire al progetto valueable offre supporto durante tutte le fasi del processo che inizia dal colloquio fino all'inserimento in azienda.

L’European Hotel Managers Association (EHMA) è divenuta partner della rete, che è promossa dall’Associazione Italiana Persone Down onlus e coinvolge una molteplicità di partner, commerciali e non commerciali, ubicati in sei diversi paesi (Italia, Germania, Portogallo, Spagna, Ungheria e Turchia), apportando valore al business. Ad oggi sono oltre 100 le imprese che hanno aderito al network, e 400 i giovani con disabilità intellettiva che hanno imparato a svolgere le loro mansioni in autonomia, hanno avuto l’opportunità di fare stage all’estero ed attualmente lavorano in alberghi, ristoranti e fast food.

II progetto è stato introdotto da Paola Vulterini, Responsabile ufficio internazionale AIPD, a cui ha fatto seguito Nicolò Manfredi, uno dei giovani disabili, attualmente cameriere presso la Pizzeria Giulietta di Roma. Nicolò ha illustrato il suo lavoro ed ha reso molto chiaro l’elemento più convincente ed emozionante della sua esperienza: la tenacia, l’attenzione e la dedizione che vi pone. È questo il fattore che dà un valore aggiunto per le aziende: la creazione di una migliore atmosfera sul luogo di lavoro, in quanto i dipendenti percepiscono un diverso rapporto tra la persona e le mansioni che svolge e ne vengono influenzati positivamente.

All’incontro era presente il socio EHMA, Palmiro Noschese, Managing Director Italy Meliá Hotels International, che è stato il primo a sostenere l’iniziativa insieme alla sua azienda, una catena alberghiera forte di 370 strutture nel mondo. Infatti già nel 2013 contribuì alla nascita del progetto con l’inclusione lavorativa di 6 giovani affetti da Sindrome di Down presso l’Hotel Meliá Ostia Antica, che venne filmata e trasmessa a livello nazionale dalla RAI. Molto impegnato e coinvolto, Noschese ha spiegato come l’inclusione rappresenti un’opportunità ed uno stimolo ed il suo desiderio di essere “Ambassador” del progetto a livello nazionale ed internazionale. Egli ha partecipato infatti con un video alla presentazione del progetto Valueable all’ONU a New York il 21 marzo scorso, giornata mondiale della Sindrome di Down.

“Bisogna dare la possibilità ai giovani disabili di fare esperienza nel mondo del lavoro perché hanno dimostrato di avere capacità e passione, ha concluso Giorgio Palmucci, Presidente Associazione Italiana Confindustria Alberghi. Il nostro compito è fare in modo che il progetto Valueable continui ad avere dei finanziamenti e sensibilizzare il Governo per facilitare e favorire l’inserimento nel lavoro di questi ragazzi.”

Valueable offre una certificazione internazionale per le aziende del mondo hospitality che offrono alle persone con disbilità intellettiva opportunità e sviluppo professionale: Bronzo per le aziende che offrono al candidato un contratto di tirocinio, argento per le aziende che offrono un contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato e oro alle aziende che oltre ad un contratto di lavoro si rendono anche ambasciatrici del marchio.

È in apertura a Roma l’Albergo Etico, il cui proprietario Antonio Pelosi ha deciso di impiegare uno staff prevalentemente formato da disabili. Il punto è – ha chiarito – trovare per ciascun profilo il lavoro giusto, operazione che in realtà si fa sempre, ma ancor più quando trasferita nell’ambito della disabilità.


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