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trend positivo per il turismo in uzbekistan 01 

Sono stati oltre 3,9 milioni i visitatori che si sono recati in Uzbekistan quest’anno. Un aumento di 2 milioni rispetto allo scorso anno, con 12 mila turisti italiani arrivati nella destinazione nei primi 10 mesi del 2018.

Numeri importanti, che in previsione del primo forum internazionale di investimenti in ambito turistico che si terrà a Taskhent dal 19 al 21 novembre, hanno spinto il nuovo ambasciatore dell’Uzbekistan in Italia, Dott. Otabek Akbarov, supportato dal console Rustam Kayumov, a organizzare un incontro con tour operator e stampa specializzata durante il quale ha illustrato i programmi di sviluppo previsti in tempi brevi nel Paese per rispondere adeguatamente all’importante flusso di turisti che stanno scegliendo l’Uzbekistan come destinazione.

L’Uzbekistan, paese dell’Asia Centrale che con le città di Bukhara e Samarkanda evoca carovane in transito lungo la Via della Seta, ha molto da offrire al turista, a cominciare dalle due città famose non solo per la Via della Seta ma anche per i magnifici edifici, le scuole coraniche, l’artigianato (tappeti, ceramiche, suzani)e tanto altro.

Khiva, altra città simbolo dell’Uzbekistan, è un intero museo a cielo aperto. Chiamata perla di Khorezm Oasis è stata un grande centro del commercio internazionale. Qui si incontravano i mercanti della regione del Volga, dell’India e dell’Iran per poi proseguire il viaggio verso il Medio Oriente, il Turkestan orientale e la Cina. La cittadella, racchiusa all’interno delle secolari mura, conserva edifici, palazzi, madrase, moschee rimaste intatte lungo i secoli. La città dal 1990 è stata riconosciuta dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. 

Bukhara, chiamata dai musulmani “Nobile Bukhara”, è probabilmente la città con il patrimonio più monumentale conservato in Asia Centrale. Importante centro commerciale e culturale per molti secoli, ha fatto da punto di snodo per le carovane commerciali che percorrevano la Via della Seta.

Samarcanda, l’antica Afrosyab, era la città più nota della Via della Seta, visitata da Alessandro Magno, Gengis Khan e Marco Polo che tornato in patria ne raccontò meraviglie, ammantandola di quell’aria mitica di mistero che l’avvolge ancora oggi. Al momento del suo massimo splendore Samarcanda era la capitale del regno di Tamerlano, il cui impero si estendeva da est ad ovest: in occidente i confini arrivavano in Ucraina, Turchia e Siria, ad oriente comprendeva tutta l’Asia Centrale, la Persia e l’India fino ai confini con la Cina. Durante il suo dominio la città fu arricchita di sontuosi palazzi, moschee e giardini che restano ancora oggi a testimoniare l’importanza che ha rivestito Samarcanda nel Medioevo. Splendente di ceramiche blu, con ricchi minareti e sontuose cupole, la città, la seconda più grande dell’Uzbekistan, è la meta imperdibile di un viaggio in Uzbekistan.

I progetti di sviluppo per andare incontro ad una richiesta turistica in costante aumento prevedono la creazione di nuove strutture alberghiere di tre, quattro e cinque stelle, l’estensione della ferrovia ad alta velocità che permetterà di collegare in tempi rapidi le principali città uzbeke e che favorirà spostamenti più comodi ed immediati con notevoli risparmi sui tempi di trasferimento da una località all’altra, Inoltre si prevede di completare in tempi brevi  l’ammodernamento delle strada che collega Khiva con Bukhara, Samarcanda e Taskhent, con la costruzione anche di aree di ristoro lungo il percorso. Al momento questo tipo di servizio è carente, in particolare lungo la tratta del deserto di Kyzylkum. E’ previsto anche lo sviluppo di websites che offrano ogni informazione utile ai turisti, la preparazione e la distribuzione di brochures informative e una politica di controllo e contenimento dei prezzi.

Tra le proposte allo studio anche l’abolizione del visto per i cittadini italiani.

Per ulteriori informazioni: http://uzbekistan.travel/en/

Foto © Marina Cioccoloni 


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