Palati Raffinati

presentata la guida ristoranti d italia 2019 del gambero rosso 01 

La cucina italiana è sempre al top delle preferenze degli stranieri, attratti nel nostro paese dall’autenticità della nostra gastronomia, come confermano anche i numeri della nuova edizione della guida “Ristoranti d’Italia” del Gambero Rosso.

Giunta alla 29ma edizione, la guida fotografa un’Italia dove la cucina è ormai un elemento imprescindibile dell’offerta turistica. In tavola la tradizione si sposa con la nuova imprenditorialità in un mix di storia e tecnica. Piatti del nostro passato remoto rivisitati in chiave moderna e accompagnati da un servizio di sala e di cantina sempre più strutturato. E’ cresciuto il pubblico attento ai sapori di qualità. E si assottiglia sempre più in confine tra ristorante, osteria, wine bar in una diversificazione dell’offerta sempre più varia come risposta ad un trend che vede le persone mangiare fuori sempre più spesso.

In questo panorama in continua evoluzione nella nuova guida non ci sono grandi novità. Come lo scorso anno le Tre forchette che compongono la squadra dei migliori ristoranti d’Italia sono 38, seguiti da trattorie, wine bar, birrerie e bistrot. Guida la lista Niko Romito, che con un punteggio di 96 per il secondo anno consecutivo si conferma al top delle tre forchette con il suo ristorante Reale a Castel di Sangro, seguito, con 95, dall’Osteria Francescana di Massimo Bottura, la Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri di Heinz Beck e Le Calandre di Massimiliano Alajmo.

Anche nei Tre Gamberi, che premiano le migliori osterie, nessuna variazione di rilievo, tranne due new entry romane (Armando al Pantheon e Mazzo) che ne aumentano il numero a 27.

Idem nei Tre Boccali, nessuna novità. Trionfa come sempre Baladin con i locali di Roma e di Piozzo seguito dall’Osteria di Birra del Borgo a cui si aggiunge Nidaba di Montebelluna.

Lo stesso vale per le Tre Bottiglie dove la piccola variazione è Barnaba di Roma che prende il posto di Oste della Mal’ora di Terni.

“Gambero Rosso è riconosciuto a livello globale come marchio di garanzia delle eccellenze italiane”, ha dichiarato il Presidente Paolo Cuccia durante la presentazione della guida, e poi ha così continuato: “Nel nostro percorso continuiamo ad accompagnare le migliori aziende produttive e dell’ospitalità nella loro crescita a livello nazionale e internazionale. Grazie ai talenti presenti nel nostro Paese si è arricchita l’offerta turistica. In molti sono attratti dall’autenticità della cucina nostrana e sono sempre più coloro che raggiungono il nostro Paese alla scoperta dell’unicità dei prodotti, egregiamente lavorati e impreziositi dal lavoro di esperti chef. Gli stessi chef che, con coraggio imprenditoriale, esportano il gusto e la tradizione italiana all’estero”.


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