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spagna la regione di castiglia la mancha e una miniera di sorprese 01

E’ un turismo in crescita quello italiano verso la regione spagnola di Castilla-la Mancha. L’Italia è il sesto mercato straniero per importanza, con un 5,5% del totale della domanda, quasi pari alla Cina e alla Germania. Ne è la conferma l’aumento di ben il 17% dall’inizio dell’anno.

Questi numeri sono stati confermati anche da Patricia Franco Juménez, consejera de Economia, Empresas y Empleo della regione, durante una presentazione tenutasi recentemente a Roma durante la quale la consigliera ha parlato di “un totale di 2,7 milioni di visitatori di cui circa 150mila provenienti dall’Italia”.

Questo interesse degli italiani per una regione ricca in storia e cultura ha spinto il governo regionale ha darsi come priorità il rafforzamento della strategia di promozione internazionale, per crescere ancora di più nel mercato turistico italiano sulla scia del trend positivo di crescita di tutto il comparto turistico spagnolo che continua a registrare record assoluti.

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La regione, molto nota sia all’interno della Spagna che all’estero non solo per il ricco patrimonio artistico e culturale ma in particolare per il foklore e le feste religiose, tra cui spiccano per importanza i riti della Settimana Santa, che attirano visitatori da tutto il mondo, è una miniera di stimoli di viaggio sia per chi cerca arte, storia e cultura, sia per chi ama invece una vacanza attiva e immersa nella natura. I borghi e le aree umide della Mancia, i monti, i boschi e le pianure, i pascoli e i fiumi, configurano un ambiente naturale di singolare bellezza che conta due parchi nazionali e numerose aree naturali protette.

A questo c’è da aggiungere cittadine ricche di storia riconosciute dall’Unesco come Patrimonio Culturale dell’Umanità tra cui spicca Toledo, “un lusso che la Spagna possiede” come affermava lo scrittore Julio Caro Baroja. Nella lista dell’Unesco c’è ancora Cuenca, con le sue case sospese che la fanno assomigliare ad un nido d’acquila incuneato tra le goele dei fiumi Júcar e Huécar, e Almadén, dove i romani scavarono le miniere di mercurio più antiche del mondo, sfruttate fino a pochi anni fa. Una terza parte del mercurio utilizzato ne mndo è uscito dalle viscere di queste miniere. Oggi le miniere sono state riconvertite in un vero complesso archeologico –industriale, un parco minerario da visitare per approfondire la vita e il lavoro svolto per secoli dai minatori percorrendo le numerose gallerie sotterranee.

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Altri luoghi riconosciuti dall’Unesco per la loro eccezionale valenza culturale sono le pitture rupestri dell’Arco Mediterraneo, novanta siti ricchi di pitture rupestri distribuiti tra le province di Albacete, Cuenca e Guadalajara. Tra questi i più Importanti sono la Cueva de la Vieja o del Venado in Alpera, l’Abrigo Grande in Hellín, i complessi di La Solana de las Covachas in Nerpio e di Rillo de Gallo, nei pressi di Molina de Aragón.

E vogliamo parlare della gastronomia? Le melanzane di Almagro, l'olio d'oliva dei monti di Toledo, l'agnello mancego, il melone della Mancia, le trote dell'alto Tago, i vini, la birra artigianale, il marzapane, i formaggi. Prodotti di eccellenza con i quali si creano piatti che vanno dalla più semplice delle tapas ai menù di chef stellati che sposano tradizione e modernità.  

Un patrimonio prezioso che non aspetta che di essere scoperto.

Per saperne di più: www.turismocastillalamancha.es


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