Incontri D'Autore

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foto Matteo Saraggi

Pasqua, tempo di doni e di antiche usanze, come lo scambiarsi le uova, la cui tradizione affonda le radici in ancestrali ricordi che simboleggiano la rinascita.
Gli antichi consideravano l'uovo come fonte di vita. E' l'uovo cosmico che ha succeduto al Caos primordiale, quindi l'uovo rappresenta il primo germe di vita.
Nel corso dei secoli simboli e tradizione pagane si sono mescolate ad altre religioni. Dal culto ad antiche divinità nordiche si è giunti a quello cristiano legato al sacrificio di Cristo che con la morte ha cancellato le nostre colpe, sino alla sua Salita in Cielo che ha dato origine alla "Pasqua di Resurrezione".
I primi cristiani ricordavano la resurrezione ogni settimana, la domenica, poi una volta all'anno e nel 525 si giunse all'attuale ricorrenza.

Assiri, Celti, Galli, Visigoti, e tutte le altre civiltà di ogni parte della Terra, avevano la stessa tradizione che considerava l'uovo un talismano, simbolo di fertilità e di vita.

Il rito dell'uovo ha origini antichissime. Praticato in tutte le culture, anche se con nomi e riti diversi ha sempre rappresentato la festa della primavera, la rinascita del ciclo vitale della natura, la vita.
Nel corso dei secoli si iniziò a decorarle: i più poveri si limitavano ad un solo colore, mentre i ricchi e gli aristocratici, usavano tinte vivaci ottenute da infusi di fiori ed erbe(barbabietole, spinaci, zafferano, edera, violette, castagna, ecc.), e decorate con disegni fantasiosi ed elaborati, che erano anche un simbolo di ricchezza.

Agli inizi, regalarle era un'usanza pressochè contadina, ma in seguito venne estesa anche alle classi agiate che presero l'abitudine di donare uova d'oro e d'argento realizzate da valenti maestri orafi.

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I Persiani, oltre 5000 anni fa celebravano l'arrivo della primavera con riti propiziatori, e l'uovo simboleggiava la fertilità, la natura che si risvegliava, per questo veniva offerto in segno di prosperità in occasione della "festa delle uova rosse".

Scambiarsi le uova non era solo propiziatorio, ricordiamo che a quei tempi era un dono prezioso anche visto dal lato... alimentare.

Gli antichi Babilonesi (Asia - dal II millennio al IV sec. a.C.), festeggiavano l'anno nuovo regalando uova.

Un uovo d'oro venne trovato in una tomba di Ur, antica città sumerica (Iraq).

Le tradizioni dei Cananei (Palestina - dal 3000 al 1200 a.C.), affermano che il cielo e la terra appaiono quando il dio artigiano, Chansor, apre l'uovo cosmico. Nelle loro tombe vennero rinvenute delle uova.

I racconti mesopotamici (Asia), narrano di un enorme uovo trovato da due pesci nell'Eufrate e portato sulla riva dove viene covato da una colomba: ne nascerà la dea Ishtar, signora dell'amore, della vita e della fecondità.

La tradizione di Menfi, nell'antico Egitto, vuole che sia il dio Thot che sotto forma di ibis covi l'uovo divino che contiene i semi di tutte le cose. Ma per altri è Ptah, il dio vasaio che plasma sulla ruota l'uovo del mondo. C'è chi afferma che invece sia un'oca a deporre sul Nilo un uovo da cui esce Ra, il Sole.

Il poema "Kalevaia" (epopea finnica), narra di sette uova deposte dalla Signora dell'Aria, l'anatra, le cui uova rompendosi formano tanti pezzi e ognuno si trasforma in cose buone e utili, come il Sole e la Luna, le stelle, le nubi e la pioggia.

In antiche sepolture di Svezia e Russia vennero rinvenute uova di argilla, simbolo della rinascita.

Due uova d'oca vennero trovate all'interno della tomba di una ragazza morta a Worms (Germania), nel 320 d.C.

Anche Dioniso (figlio di Zeus, insegnò agli uomini la coltivazione della vite), in alcune raffigurazioni sepolcrali della Beozie (Grecia), tiene in mano delle uova.
Sempre nell'antica Grecia, la dea madre, Eurinome, nata dal caos, è fecondata dal serpente Ofione. Dall'uovo che depone nasce Eros dalle ali d'oro, che da vita al movimento cosmico.
Anche i gemelli Dioscuri (Castore e Polluce, figli di Zeus), nascono da un uovo di Leda, fecondata da Zeus sotto forma di cigno.

Nelle Hawaii è l'uccello Tamagora che depone l'uovo della Creazione, e quando si schiude appaiono il cielo e la terra.

In un'isola della Polinesia venne ritrovato un uovo decorato, di 10 mila anni.

Per gli indù (India), è l'oca o il cigno Hamsa che deposita sulle acque primordiali l'uovo cosmico da cui nasce Brahma e da cui hanno origine tutte le cose.alt

Nell'antica Cina il primo uomo era nato da un uovo galleggiante sulle acque primordiali.

Nel mito cosmico del Però, il Sole, esaudisce il desiderio dell'uomo primordiale mandandogli sulla terra tre uova, uno d'oro, da qui si generano i nobili; uno d'argento da cui nascono le donne e l'ultimo di rame, da cui nasce il popolo.

... Ecco le prime... sorprese dell'uovo...

L'uovo, visto come simbolo "sacro" è parte della cultura ebraica che considera la Pasqua (Pasach, cioè Passaggio), una ricorrenza solenne perchè ricorda l'esodo del popolo d'Israele dall'Egitto e indica la rinascita spirituale.
Per gli Ebrei l'agnello simboleggia la dolcezza e il sacrificio. Il pane di azzimo ricorda la fuga dall'Egitto del popolo degli ebrei oppressi, che non avendo avuto tempo di farlo lievitare, lo portarono con sè com'era: non lievitato. Indica la penitenza.

L'uovo è simbolo di vita nuova. Per questo durante tale festività si cibano di uova.
Tre sono le principali feste ebraiche che precedevano il pellegrinaggio degli Ebrei al Santuario di Gerusalemme, e una, la Pasqua, veniva festeggiata in primavera e le celebrazioni duravano 7 giorni.
I primi cristiani seguirono questa simbologia. A Pasqua posavano sull'altare un cestino di uova (durante la Quaresima erano proibite), poi il sacerdote le benediva e quindi venivano regalate in segno augurale.
Nelle catacombe romane vennero rinvenute delle uova simboliche, di marmo, che significavano la Resurrezione e la Rinascita Spirituale dei martiri. In seguito nacque l'usanza di scambiarsi uova di volatili (principalmente di gallina).
Plinio racconta che i Romani seppellivano nei campi delle uova dipinte di rosso, come amuleto contro gli influssi malefici e come gesto propiziatorio per il raccolto.
Uova di struzzo vennero rinvenute nelle tombe della necropoli dell'Etruria (Lazio - Italia).

Erroneamente molti associano il colore rosso al sangue, come simbolo di morte legato a Cristo, mentre in realtà è associato al sangue come linfa vitale, simbolo della rinascita.
Non dimentichiamo che il rosso era un colore usato già migliaia di anni prima della nascita di Gesù e quindi molto prima della crocifissione di Cristo, ed era simbolo di vita, di continuazione. Se consideriamo che ogni civiltà ha alle basi i riti, il folclore e la cultura di altre civiltà precedenti si può dedurre che nemmeno il cristianesimo considerasse il rosso come
il sangue di Cristo. Inoltre non dobbiamo dimenticare che venivano "sempre" donate in segno di buon auspicio, e quindi è una contraddizione pensare che si regali il sangue, la sofferenza e la morte di Cristo...

In alchimia è "L'Uovo filosofico" o Atanor, il vaso alchemico da cui dopo l'incubazione nasce la Pietra Filosofale.

Il coniglio è il simbolo precristiano di nascita e rinnovamento, è anche l'emblema di Eastre,
dea teutonica della primavera e dell'alba, e per questo in Germania e Cecoslovacchia le uova le porta il coniglietto, che le lascia nel giardino, nascondendole nei cespugli...
Sono invece le volpi a portarle in Westfalia (Renania - Germania). In Svizzera è il cuculo.
Una leggenda francese afferma che sono le campane delle chiese ad andarle a prendere direttamente a Roma... dalle mani del Papa...

Teologia e misticismo del cristianesimo avevano come rituale le uova benedette, deposte in cesti e poi distribuite ai fedeli il giorno di Pasqua.
Nel tempo le tradizioni mutarono divenendo parte della cultura dei popoli, come nel Medioevo.
In tempo di Quaresima i bambini poveri andavano in giro di casa in casa a cantare e recitare rime augurali in cambio di uova... utili per sfamare sè stessi e la famiglia.
La fragilità del guscio indusse a ricorrere all'uso di uova di struzzo che oltre ad avere un guscio più robusto, meglio ricordavano l'uovo cosmico delle mitologie. Svuotato del contenuto diventava ancora più consistente, quasi marmoreo e quindi poteva essere usato appendendolo ai soffitti delle chiese, sopra l'altare Forse la variazione delle classiche palline colorate natalizie ne sono una derivazione...

altNel Medioevo la colorazione delle uova di Pasqua serviva per distinguerle da quelle "normali" e quelle "benedette". Anche per regalarle ci si atteneva a regole ben precisi: i padrini le donavano a coppie di due o di quattro ai propri figliocci, mentre toccavano in numero dispari (sei, mezza dozzina), agli inservienti.
Nel 1400 in Spagna in occasione delle nozze dell'Infanta Margherita, vennero distribuite le prime uova artificiali.
Luigi XIV, il Re Sole donava uova finte, impreziosite con incisioni raffinate e decorazioni.

Agli inizi del 1500, Francesco I ricevette in regalo un guscio d'uovo di legno ricoperto di preziosi intagli, che conteneva una piccolissima incisione in legno raffigurante scene della passione di Cristo.
Nacque così la prima sorpresa nell' uovo...

In Russia vi erano uova normali dipinte o colorate, e altre artificiali in legno e in porcellana, con incisi i monogramma dello zar e della zarina. Verso la metà dl 1800 se ne costruirono in oro e argento con all'interno piccole icone.
Celebri sono le opere dell'orefice dei Romanov, Carl Fabergè. Tra le uova più originali spiccano le preziose creazioni che creò per gli zar di tutte le Russie e la corte di San Pietroburgo, dei gioielli preziosi fatti con pietre d'inestimabile valore, metalli preziosi e smalti, spesso con all'interno i meccanismi di orologi, o carillon.

Suo è il gioiello che costruì per lo zar Alessandro III, che lo regalò alla moglie Maria Feodorovna: un incredibile uovo con sorpresa!
Si trattava di un sorprendente guscio bianco smaltato opaco che aperto, conteneva una gallinella di vari colori, d'oro e smalto, con gli occhi di rubino. Dentro ad essa vi era una copia della corona imperiale in miniatura e... ancora dentro alla corona un piccolo e magnifico rubino... a forma d'uovo.
Un uovo... matrioska...
Divenne una moda regalare questo genere di uova fra i nobili e Fabergè si specializzò in questa fabbricazione di opere d'arte in miniatura.
Per l'incoronazione di Nicola II e Alexandra Fedorovna costruì un uovo tempestato di pietre preziose che all'interno conteneva un modellino in oro smaltato e diamanti, con vetri di cristallo di rocca e cerchioni delle ruote in platino: l'esatta riproduzione della carrozza imperiale usata per l'incoronazione.
Furono 54 i gioielli di inestimabile valore artistico, e preziosi pezzi di gioielleria ormai introvabili, che Fabergè costruì prima che tutto finisse con la Rivoluzione del 1917 e la morte dello zar e della sua famiglia.
Alla Russia degli zar... l'uovo non era stato di buon auspicio...
Tornando all'esoterismo troviamo nel simbolismo alchemico l'uovo filosofico, mentre la tradizione del centro Europa vuole che la Madonna abbia dipinto delle uova in vari colori, per fare giocare il Bambinello e per questo, in questi Paesi è usanza decorare le uova con disegni colorati ed elaborati.

... E le uova di cioccolato?

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Il cioccolato venne introdotto in Spagna da Cristoforo Colombo che nel 1502, di ritorno dall'avere scoperto l'America portò con se la mitica bevanda, tonificante e stimolante, diffusa tra gli aztechi con il nome di "brodo indico". Per il suo gusto amaro non ebbe successo finchè nel 1700 non gli venne aggiunto lo zucchero.
Il nome scientifico della pianta da cui si ottiene la polvere, che è alla base delle miscele di cacao, è "Theobroma cacao", dal greco "cibo degli dei".

In Francia, alla corte di Versailles, con Luigi XIV, il Re Sole (1638-1715), gli speziali e i cuochi di corte costruirono un uovo, tradizionale dono di buon auspicio, con quella sostanza costosa e misteriosa: nacque il primo uovo di Pasqua... al cioccolato.

Nel 1725, a Torino, la vedova Giambone riempì i gusci vuoti con del cioccolato liquido e li espose nella vetrina assieme alla sua gallina che... faceva le uova al cioccolato...

Le uova in versione dolce, di zucchero, di marzapane e di cioccolata furono un'invenzione torinese degli inizi dell'800, con la scoperta del cioccolato come ingrediente per cioccolatini e uova di... cioccolato. Non dimentichiamo che Torino è la storica capitale del cioccolato, fin dal Seicento.

Ancora oggi in molte località della nostra penisola si decorano uova (dopo averli svuotati mediante un forellino), con motivi delicati, fantastici e fantasiosi, miniature di una perfezione incredibile, da appendere in casa, sulle finestre, in cestini disposti sui mobili, sui rami degli alberi.

Le decorazioni variano secondo l'estro e la fantasia del "pittore", anche se preferibilmente si riproducono scene agreste e pastorali, come nidi di uccellini cinguettanti, galline e pulcini pigolanti, voli di rondini, campanili e campane, coniglietti, agnellini e piante dai rami pieni di fiori colorati.

Esistono anche giochi con le uova: Celti, greci, egizi, tibetani, cinesi, finlandesi, ecc.

Da sempre l'uovo ha rappresentato la vita, che è il bene più prezioso e per questo si è presa l'abitudine di regalarlo con l'augurio migliore che possiamo fare a chi amiamo, particolarmente ai bambini, proprio perchè simili ai pulcini, racchiusi dentro l'uovo, che allo schiudersi iniziano una nuova vita e il proseguimento della specie, della razza. E allora non dimentichiamoci di donarlo con tutto il cuore e con l'augurio di una vita migliore e possibilmente ricordiamoci che gli agnelli sono il simbolo della vita che continua... meglio gustare agnelli e pecorelle di zucchero e di cioccolato: buoni e a cui... non mangiamo l'anima...

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