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“Putignano ha la cartapesta, noi abbiamo i grandi gruppi mascherati”. Così aveva dichiarato durante la presentazione ufficiale dell’edizione 2018 del Carnevale Massimo Mazzilli, sindaco di Corato, insieme al presidente della Proloco, Gerardo Strippoli, alla giornalista Lucia de Mari e a Marcella Sasso che si occupa della promozione e differenziazione dell’offerta turistica nel territorio della Puglia Imperiale attraverso il progetto del Patto Territoriale Nord Barese Ofantino. E la realtà è stata superiore all’immaginazione perché in campo, nelle sfilate, sono state coinvolte oltre 4mila persone, tra associazioni, privati cittadini e tutti gli istituti scolastici che hanno visto sfilare i loro alunni in costume secondo il tema scelto quest’anno, “la bellezza”.

Corato, graziosa cittadina nel cuore della Puglia Imperiale, a breve distanza da Castel del Monte, Trani, Ruvo, Barletta, Andria, località famose per cattedrali e castelli notevoli, grazie anche all’aiuto della Proloco, nata nel 1972 e alla quale collaborano numerosi volontari, ha festeggiato quest’anno il 39mo Carnevale Coratino che negli anni scorsi ha già vinto due premi nazionali. Unica manifestazione del circondario, è chiamato anche il Carnevale del Nord Barese, e csi è arricchito negli anni di caratteri propri che lo distinguono dalle altre celebrazioni carnevalesche regionali. Conta infatti tre maschere tipiche, la Vecchiarèdde, il Panzone e lo Sceriffo.

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Numerose le iniziative legate alle sfilate, sia enogastronomiche, come la sagra della chiaccchiera, in cui sono coinvolti gli alunni dell’istituto Alberghiero L. Tandoi, che culturali, che quest’anno ha avuto il suo culmine nella mostra “Il volto del ‘900”, curata da Anna Maria La Monica dell'Associazione Il Tempio di Serapide. La mostra, ospitata nelle sale di Palazzo Gioia, ha ripercorso con numerosi e interessanti reperti, molti dei quali provenienti da collezioni private ed esposti al pubblico per la prima volta, la storia e il costume italiano dalla Prima Guerra Mondiale fino al 1968, senza dimenticare i costumi tipici delle maschere del Carnevale Coratino.

Ma il Carnevale è soltanto una delle manifestazioni che anticipano a Corato i grandi eventi pasquali, che culminano nei Riti della Settimana Santa, che hanno il loro culmine nelle due processioni del Venerdì Santo, la Processione di Maria SS. Addolorata al mattino prestissimo (ore 5) e quella dei Misteri al pomeriggio (ore 18), organizzate dalla Confraternita di S. Giuseppe e la Processione della Pietà che si svolge il Sabato Santo. La Processione di Maria SS. Addolorata del venerdì mattina è caratterizzata dal suono stridente della “troccola” che annuncia l’inizio della processione e dalle note della marcia funebre “Eterno Dolore” del maestro Quatano. La segue la croce penitenziale con i segni della passione di Gesù. La statua dell’Addolorata percorre le prime strade del paese completamente al buio e mentre albeggia continua il suo percorso che termina con il rientro della statua, un’opera della seconda metà del Settecento, nella Chiesa di S. Giuseppe da dove era partita. Sempre la “troccola” caratterizza la Processione del pomeriggio, la Processione del Misteri, che viene accompagnata dalle note dello “Stabat Mater” di Gioacchino Rossini.

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La processione percorre le vie del centro storico completamente al buio e illuminate unicamente dai lumini posti sui balconi e cornicioni e dalle candele dei partecipanti. L’ultima processione si svolge il sabato mattina e chiude i riti della settimana santa coratina. Il giorno dopo verrà festeggiata la Pasqua.
Un viaggio a Corato permette di approfondire la conoscenza di questo angolo di Puglia che a pochi chilometri di distanza eleva tra i prati della Murgia quella meraviglia architettonica che è Castel del Monte. E’ il più caratteristico dei castelli voluti da Federico II che amava molto questa parte del suo territorio e lo frequentava con le sue donne. Dall’alto del castello lo sguardo arriva fino al mare, e nelle giornate limpide si intravede, non solo la costa fino alle saline di Margherita di Savoia e oltre, ma anche le coste dell’Albania.

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Poco distante da Corato verso sud un piccolo gioiello è Ruvo, famosa non solo per la sua cattedrale del XI secolo ma anche per due piccoli gioielli non abbastanza conosciuti, il Museo archeologico Jatta e il Museo del Libro. Il museo Jatta, ospitato all’interno del Palazzo Jatta, una parte del quale è ancora abitata dalla famiglia, raccoglie in numerose sale oltre 2000 reperti greci dal VII al IV secolo a.C. raccolti nel secolo scorso da Giovanni Jatta che fece costruire l’edificio appositamente per l’esposizione dei reperti. Poco distante dal museo il nuovissimo Museo del Libro raccoglie ex-libris e lasciti di conventi e monasteri del territorio e vanta alcuni interessanti testi antichi.

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Ad Andria una visita interessante è quella all’antica confetteria “Mucci Giovanni”, riconsciuta dal Gambero Rosso tra le dieci migliori d’Italia. In essere dal 1894, è affiancata da un museo dove sono conservati gli attrezzi usati per questa antica arte che in questa zona è ancora molto seguita. Una volta infatti era caratteristico durante le sfilate di Carnevale lanciare i “petruscete”, confetti colorati che simboleggiavano prosperità, benessere e ricchezza, seguiti poi negli anni dai “diavoloni”, confetti fatti di solo zucchero che venivano usati come corpi contundenti. La tradizione di lanciare confetti oggi è scomparsa, ma si continua a comprarli e regalarli durante il periodo carnevalesco come auguro di prosperità e fortuna.

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La visita può terminare davanti alla cattedrale di Trani, affacciata sul mare. Il posto è talmente bello da essere un inevitabile set per sposi e non solo.

Dove mangiare

A Ruvo di Puglia l’indriizzo giusto è il Ristorante “U Pepidde”. Il patron Dino Saulle delizia gli ospiti con piatti del territorio e una cantina del Quattrocento che conta oltre 4mila bottiglie di etichette sia italiane che estere.
A Corato, due indirizzi, la “Bottega dell’Allegria” e “Il Forno di Tiuccio” interpretano la cucina locale in maniera eccellente.

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Dove acquistare a Corato:
Siamo nel cuore di un territorio che ha nei prodotti caseari e da forno le sue primarie eccellenze. Ottimi acquisti al Caseificio “Delizie Casearie” (Viale IV Novembre 1-3) dove comprare mozzarelle, stracciata, ecc., al Pastificio Sole (Via Parini 37) dove acquistare orecchiette al grano arso e altre paste tipiche e al Panificio Fiore (Viale E. Fieramosca 175) per focaccia, taralli artigianali, pane di grano duro e tanto altro.

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Per ulteriori informazioni: www.viaggiareinpuglia.it

Foto © Marina Cioccoloni 


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