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“Con la nostra partecipazione a questo restauro vogliamo dare un messaggio concreto per lo sviluppo dell’arte e della cultura. Questo è il terzo intervento che facciamo e speriamo sia una forma in cui ci prendiamo cura dei beni d’arte che abbiamo in Italia. Oltre che partecipare come azienda vogliamo essere da stimolo per gli altri come noi che potrebbero contribuire a valorizzare le tante opere d’arte che possiede il nostro Paese”. Con queste parole Andrea Rigoni, A.D. di Rigoni di Asiago ha spiegato il perché del coinvolgimento della Rigoni di Asiago nel restauro della fontana "Venezia sposa il mare" nel cortile di Palazzo Venezia a Roma.

Ha poi così continuato spiegando il legame tra l’azienza e la fontana di Palazzo Venezia: “Fare bene il nostro lavoro è il modo che noi di Rigoni d'Asiago abbiamo di esprimerci. Venezia era la nostra patria, quando per 500 anni siamo stati territorio veneziano autonomo. Le nostre scelte alimentari consapevoli saranno quelle che faranno cambiare il nostro futuro. E anche nell’arte vogliamo essere pionieri partecipando a qualcosa cheaiuti il bello per un futuro migliore”.

Nella sua presentazione la dottoressa Sonia Martone, direttore di Palazzo Venezia, ha dichiarato: “Il giardino di Palazzo Venezia, che per secoli ha rappresentato Venezia a Roma, è una piccola oasi di quiete restituita alla collettività circa un anno e mezzo fa. La Fontana rappresenta Venezia che sposa il mare”. Il legame quindi tra l’azienda e il Veneto si rafforza ancor più nel cuore della Capitale, quel luogo che per decenni è stato il riferimento per i Veneti a Roma, una vera e propria Ambasciata.

L’azienda di Asiago, che con il restauro della Fontana nei giardini di Palazzo Venezia è alla terza tappa del suo viaggio in Italia per la valorizzazione dell'arte, dopo il restauro dell'Atrio dei Gesuiti nel Palazzo di Brera a Milano nel 2015 ed il restauro dell'originale della statua del Todaro nel Palazzo Ducale a Venezia nel 2016/2017, ha infatti deciso di associare alle proprie attività l'impegno di responsabilità sociale per la valorizzazione dei beni culturali italiani. Partner di Federbio (la Federazione Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica) e di "Cambia la terra" (progetto culturale promosso da Federbio per far crescere la consapevolezza sui danni dell'agricoltura chimica alla salute, all'ambiente, alla coesione sociale e all'economia stessa, insieme ad altre grandi imprese italiane come Aboca e NaturaSi) Rigoni di Asiago ha deciso di associare i valori aziendali alla cultura per l'arte dando vita a un "Grand Tour" dal titolo "La Natura nel cuore di…".

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"Sono molto contento per questa opportunità che ci è stata proposta da Fondaco Italia - ha continuato Andrea Rigoni - perché rappresenta la naturale evoluzione di questo viaggio. Anche questa volta, grazie alla collaborazione con il Polo Museale del Lazio, organizzeremo le "merende Rigoni di Asiago" per contribuire a portare le famiglie a scoprire questo bellissimo spazio immerso in un meraviglioso giardino dove "risiedono" migliaia di pappagallini verdi. Mi piace pensare che con questo gesto riusciremo anche a comunicare la bellezza e l’importanza di questo luogo. Venite a visitarlo, ne vale la pena! Questo è l'invito che rivolgo a tutti”.

"Oggi il rapporto fra pubblico-privato è una condizione necessaria e fondamentale per valorizzare il nostro patrimonio artistico - ha dichiarato Tiziana Coccoluto Capo di Gabinetto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - e l'avvio del progetto che presentiamo oggi va in questa direzione. Valore dell'opera d'arte, bellezza del luogo, rispetto dell'ambiente, concretezza dell'intervento sono gli elementi forti su cui poggia questa iniziativa. Sono veramente contenta perché è questo il modo corretto in cui tutte le parti possono trovare reciproco beneficio a partire dai cittadini che potranno ammirare un'opera d'arte ritornare al suo antico splendore”.

Il restauro della fontana, ad opera della ditta romana Pantone Restauri,  inizierà entro febbraio e si concluderà a luglio. Si tratterà di un intervento di pulitura che manterrà comunque la patina del tempo e di un intervento strutturale sul sistema idraulico necessario in considerazione dell’acqua calcarea romana che ha alterato gli elementi della struttura, e sarà visibile a tutti coloro che si recheranno in visita a Palazzo Venezia, grazie ad un cantiere trasparente: chi entrerà nei giardini potrà vedere i restauratori all'opera e partecipare ad appuntamenti programmati che illustreranno le varie fasi del restauro, mentre per tutti coloro che non potranno venire a Roma grazie a una webcam ci sarà la possibilità di "monitorare" i lavori attraverso la piattaforma www.skylinewebcams.com.


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