Palati Raffinati

presentato a roma il rapporto 2017 ismea qualivita 01

Alla presenza del Ministro Martina è sato presentato a Roma il Rapporto annuale di Ismea e Qualivita, studio che analizza lo scenario delle Indicazioni Geografiche nel mondo e riporta a livello nazionale i dati produttivi ed economici delle filiere, elaborando indicatori del loro impatto economico sui vari territori d'Italia. Per l'Italia Dop e Igp sono un patrimonio da 15 miliardi e il 2017 ha registrato una crescita record: +6%

In occasione del 2018 Anno del Cibo Italiano, la qualità agroalimentare certificata DOP IGP è il comparto che anche forse meglio può rappresentare la peculiarità e la forza delle produzioni nazionali. Lo confermano i numeri di settore analizzati nel Rapporto Ismea-Qualivita, che come ogni anno, grazie alla collaborazione con AICIG, Federdoc, Consorzi di tutela e organismi di certificazione riporta l’analisi e l’interpretazione dei dati socio-economici più significativi del food&wine italiano a Indicazione Geografica.

Il Rapporto è un appuntamento importante per conoscere l'andamento socio-economico dei prodotti alimentari italiani. I dati presentati quest'anno sono la conferma del successo di un modello produttivo tipicamente italiano che si basa sulla qualità e sulla valorizzazione dei prodotti tipici. Negli ultimi 10 anni l'export è aumentato del 140% per il solo comparto food e l'Italia si conferma il primo paese per il numero di riconoscimenti Dop, Igp, Stg con 818 prodotti dei comparti Food e Wine e 4 nuove registrazioni nel corso del 2017 e anche quest'anno la domanda mondiale delle eccellenze agroalimentari italiane è prevista in crescita

"Dietro una Dop o una Igp - ha sottolineato il Ministro Martina nel suo intervento - ci sono le storie dei nostri territori, del saper fare italiano amato e imitato nel mondo. C’è soprattutto futuro. Per questo vogliamo continuare a rafforzare i prodotti di qualità, puntando su internazionalizzazione e formazione. A chi propone dazi e barriere, rispondiamo che servono regole giuste in mercati aperti. Soprattutto per le piccole e medie imprese che danno vita alle nostre IG. L’obiettivo invece è dare loro più opportunità, facendo crescere la competitività delle produzioni difendendole dalla contraffazione. La lotta al falso cibo ci vedrà sempre in prima linea, perché togliere spazi all’italian sounding significa portare valore ai nostri agricoltori, allevatori, artigiani del cibo".


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