la costa del sol non solo mare 01

Chi crede che la Costa del Sol sia solo mare non sa che esiste un interno che attende solo di essere scoperto da turisti curiosi e appassionati. Per loro ad attenderli ci sono tre parchi naturali riserve della biosfera Unesco e dieci riserve naturali, settantaquattro campi da golf e trentasette musei (tra cui il Museo Picasso e il Centro Pompidou a Malaga), percorsi trekking e borghi antichi ricchi di edifici storici, ed una vasta programmazione annuale di eventi culturali, artistici ed enogastronomici.

Di questo e di altro ha parlato Belén Pérez-Gascón, direttore del Costa del Sol Tourist Board, durante una sua recente visita a Roma nella quale ha evidenziato l’interesse della destinazione per il mercato italiano, che lo scorso anno ha scelto questa parte della Spagna come meta per vacanze e city break con un totale di arrivi italiani di 140mila unità con 420mila pernottamenti e un incremento del 12,6% rispetto all’anno precedente. Una tendenza che è stata riconfermata nel 2017: fino a settembre gli arrivi italiani nella Costa del Sol hanno registrato una crescita di oltre il 22% rispetto al 2016. I turisti italiani, provenienti principalmente dalle città di Roma, Milano, Venezia e Bologna, hanno raggiunto la Costa del Sol in aereo preferendo, in ordine di frequenza, voli Ryanair, EasyJet, Alitalia e Vueling, L’aeroporto internazionale di Malaga-Costa del Sol, con oltre 16 milioni di passeggeri annuali e collegamenti diretti con 126 destinazioni, collega la Costa del Sol direttamente con numerose città italiane, e questo è un valore aggiunto non solo per chi vuole usufruire di una vacanza lunga ma anche per chi vuole recarsi in Costa del Sol per un weekend o per una breve visita.

Con 160 hotels a 4 stelle e 18 a cinque stelle, la Costa del Sol in uno studio sulla qualità alberghiera nei diversi paesi del mondo ha ottenuto un punteggio di 8 su 10, che conferma l’alta qualità dei servizi offerti negli hotel della destinazione.

Tra le eccellenze del territorio non solo Granada, Ronda, Antequera, Marbella, ma anche el Caminito del Rey, che lo scorso anno ha ottenuto il Premio dell’Unione Europea per il patrimonio “Europa Nostra” oltre al Grand Prix degli Esperti e il premio del pubblico. Il Premio “Europa Nostra” è il premio più importante, a livello continentale, in materia di patrimonio. Viene rilasciato da Europa Nostra, una federazione che opera in difesa del patrimonio naturale e culturale europeo che riunisce 250 organizzazioni, 150 realtà associative e 1500 persone di oltre 40 paesi.

Il Caminito del Rey, costruito agli inizi del 1900 per permettere agli operai della Società Idroelettrica del Chorro di effettuare i lavori di manutenzione a due cascate e frequentato da numerosi escursionisti, dopo un lungo periodo di chiusura e importanti lavori di ripristino per renderlo percorribile in completa sicurezza è stato riaperto al pubblico nel marzo del 2015 e da allora è diventato un grande polo di attrazione turistica, richiamando oltre 600mila visitatori.


archivio