Partiamo

molise romantico e stregato 01

Attirare i turisti è un desiderio del Molise. E’ un desiderio che riscuote il consenso, scriveva nel 1954 Guido Piovene nel suo inimitabile “Viaggio in Italia”.

A distanza di oltre 60 anni siamo ancora di fronte a questo desiderio che, nonostante gli sforzi prodotti, si concretizza con un turismo che fatica a crescere, alimentato soprattutto dalle centinaia di migliaia di emigrati, ma anche da coloro però che amano ritrovare nei numerosi piccoli borghi della Regione i tesori paesaggistici; la gastronomia espressione di un territorio millenario di antiche tradizioni e prodotti naturali che hanno attraversato i secoli; i valori dell’accoglienza che i molisani si portano dietro gelosamente, la gentilezza d’animo dei suoi abitanti.

Elementi che spingono i turisti a visitare il Molise perché «è romantico, stregato, e mi ricorda stranamente alcune zone dell’Europa del nord, per esempio in Scozia e in Irlanda». (Piovene).

Per “entrare nel Molise”, è stata promossa una serata dall’associazione “Forche Caudine”, lo storico sodalizio dei romani di origine molisana, in collaborazione con la Cna di Roma e l’associazione Amici di Capracotta. Un evento per valorizzare la cultura molisana in tutti i suoi aspetti, da quelli storico-paesaggistici a quelli enogastronomici a quelli culturali.

Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma, ha sottolineato come sia numerosa la presenza imprenditoriale dei molisani nella capitale. Tra i settori dominanti si registrano l’edilizia e l’automobile (autorimesse, autocarrozzerie, autonoleggio, vendita auto, taxi, ecc.).

Nel corso della serata molisana sono stati presentati anche tre libri: la guida “Molise. Guida ai sapori e ai piaceri della regione 2017-2018” presentata dal responsabile delle guide di Repubblica Giuseppe Cerasa, che “racconta la storia e le storie dedicate ai tratturi, le piazze che fanno da sfondo alla tradizione e al ripetersi nel tempo di riti e occasioni di popolo. Racconta i prodotti e gli itinerari del Molise, parla dei borghi, dei più piccoli che hanno le chiavi per aprire gli scrigni segreti della Regione”.

E’ seguita la storia degli emigrati di Capracotta nel Nuovo Mondo attraverso il libro “A la Mèrica”, di cui ha parlato il curatore Francesco Di Rienzo; e “Il cappotto di quarta mano” di Sebastiano Di Rienzo, con il quadro ambientale tracciato dal prof. Domenico Di Nucci e la ricostruzione storica e sociale di Maria Stella Rossi.

molise romantico e stregato 03Prof. Domenico Di Nucci

Il Sindaco di Capracotta, Candido Paglione, ha concluso la serata con la proiezione di un filmato realizzato con i droni, immagini che valorizzano la natura molisana e le bellezze di Capracotta.

Il Sindaco ha   illustrato le qualità del Molise, dicendosi ottimista per il riscatto della Regione e di Capracotta, sempre più al centro di un programma mirato per attirare i turisti. «Non sono pessimista. Sono convinto che i nostri territori, e anche la nostra Regione, abbiano un futuro. Credo in questo pensando al grande bisogno di qualità della vita che abbiamo. Non ci preoccupa lo spopolamento. Abbiamo una grande ricchezza che è rappresentata da numerosi molisani che vivono fuori da Molise, e nel caso particolare anche dai tanti capracottesi che vivono fuori, che sono i migliori ambasciatori delle cose belle che abbiamo» ha concluso il Sindaco di Capracotta, Candido Paglione.

molise romantico e stregato 02Candido Paglione

Foto © Enzo Di Giacomo


archivio

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