In Camper

trend positivo per il vi rapporto nazionale sul turismo in camper 01

E’ un trend positivo quello che fotografa il il VI Rapporto Nazionale sul turismo in libertà in camper e caravan 2017 presentato giovedì scorso a Roma da Simone Niccolai, Presidente di APC-Associazione Produttori Caravan e Camper, alla presenza di Dorina Bianchi, sottosegretario al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e di Antonio Cellie, ad Fiere di Parma. Dopo un lungo periodo di stagnazione che dal 2007 caratterizzava un mercato in negativo, dal 2016 si osserva una netta ripresa delle immatricolazioni: “Se il 2015 ha segnato finalmente la ripresa, invertendo per la prima volta il trend negativo, il 2016 ha confermato la definitiva affermazione del Turismo in Libertà come forza trainante della nostra economia”, ha dichiarato Niccolai.

Nel settore sono impiegate attualmente 5.500 persone più altre 3.000 occupate nell’indotto con un fatturato annuo di 750 milioni di euro. Nel 2016 la produzione si è attestata su circa 16mila camper prodotti ma Niccolai spera per la fine dell’anno di raggiungere quota 20mila, il che si tradurrebbe in un +16% rispetto al 2016.

La produzione si concentra quasi tutta in Toscana, nel triangolo tra Siena e Firenze, e quasi l’80% del prodotto finito viene esportato. I camper italiani, dove l’artigianalità è ancora molto diffusa, sono molto apprezzati e nell’export l’Italia fa la parte del leone. L’importanza del nostro artigianato è stata sottolineata da Dorina Bianchi che ha ricordato quanto sia importante la sua valorizzazione e a questo proposito ha ricordato che nel mese di giugno si è insediato il tavolo di confronto per la presentazione della candidatura del nostro artigianato a bene immateriale Unesco. Rivolgendosi a Antonio Cellie ha detto: “Non sarebbe male invitare alla prossima fiera del settore, il Salone del Plein Air che si terrà a Parma dal 9 al 17 settembre, alcuni degli artigiani che creano i nostri camper per mostrare ai visitatori della fiera quell’artigianato di cui l’Italia è indiscussa protagonista”.

Se il Piemonte si conferma al primo posto per il maggior numero di aree di sosta e la Puglia, che da due anni rientra tra le prime dieci regioni a livello nazionale, detiene il primato tra le regioni meridionali, le aree di sosta sono ancora la nota dolente, con poco meno di 2.200 aree censite. Un numero esiguo se rapportato alla Germania e alla Francia che insieme ne contano circa 8mila. Sicuramente un settore dove c’è ancora molto da lavorare.


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