Come scoprire le strade che negli anni a venire percorreranno le arti figurative, anche per molti addetti ai lavori, è una vera e propria sfida con il futuro. Sono in campo le fantasie più sfrenate spesso anche accompagnate da valide e indiscutibili tesi ed elaborati scientifici così come da prove elaborate con procedimenti matematici o geometrici, scienze note e ritenute fino ad oggi precise e indiscutibili che da sempre hanno lasciato ben poco spazio alle immaginazioni e alle fantasie.
Un valido indizio a quanto affermato si trova nelle opere di Armando Pelliccioni esposte in un’interessante rassegna allestita negli spazi dell’Università ECampus con l’assistenza e la curatela della storica e critica d’arte Cinzia Folcarelli, autrice di un interessante elaborato scientifico riportato nel prezioso catalogo.
Grazie proprio a questo catalogo i non specialisti e gli amanti dell’arte sono in condizione di avere una corretta chiave di lettura delle opere esposte che, al primo colpo d’occhio, potremmo attribuire appartenenti all’action painting, tecnica elaborata da Jackson Pollock, Willem de Kooning ed dalla scuola pittorica newyorkese nei primi anni quaranta del secolo scorso. Altrettanto indispensabile all’esatta interpretazione e lettura del linguaggio artistico delle opere di Pelliccioni, si deve all’intervento dello stesso artista, nel corso della conferenza inaugurale: “Dai primi lavori caratterizzati da composizioni di forme geometriche e linee raccordate dal colore create attraverso la matematica euclidea, mi sono successivamente rivolto verso i possibili risultati della geometria “caotica”, cercando di sostituire la matematica con la fisica e congelare, così, il momento creativo della nascita dell’opera d’arte.
Armando Pelliccioni: “Esplosione” – 2017. Tecnica mista su tela.
Attraverso le Esplosioni, ottenute con vere e proprie cariche esplosive all’aria aperta, Arte e Natura creano le opere grazie all’abilità tecnica dell’uno e alla creatività causale dell’altra”. Com’è facilmente comprensibile pennelli, spatole e quant’altro fino ad oggi nell’uso comune pittori, hanno parzialmente terminata la loro funzione e molti di loro sono finiti in soffitta. Sempre lo stesso artista tiene a precisare: “Sono nella vita quotidiana un ricercatore in fisica e gli studi compiuti sia sui materiali, come quelli sull’arte, sono alla base delle mie opere che artisticamente sono state notevolmente influenzate sia da Mondrian- arte geometrica – che da quella di Pollock – arte caotica – insieme allo studio di calcoli matematici sulle masse per stabilire l’energia sufficiente alla loro realizzazione”. E’ indiscutibile che tutto questo aggiunge curiosità, fascino ed attrazione alla bellezza insita in tutte le opere d’arte.
Una rassegna, questa, che racchiude in sé proprio queste caratteristiche dove è un vero piacere lasciarsi prendere per mano, immedesimarsi nelle opere esposte e correre insieme sulle nuove e fantasiose strade dell’arte e della scienza, per una volta accomunate.
Armando Pelliccioni: “Esplosione”- 2017 . Tecnica mista su tela.
Un’ultima obbiezione possiamo riservarla alla matematica e alla geometria, in tutti i loro risvolti dalla trigonometria al calcolo analitico e differenziale, da sempre gioia e dolori della maggioranza degli studenti, nella speranza che abbiamo trovato una strada per divenire di colpo simpatiche ed attraenti. Forse d’ora innanzi sarà un vero piacere il tempo da dedicare al loro studio: un divertente relax, e tutto questo grazie alle arti visive.
INFO: ROMA, Università ECampus, Via Matera, 18 (Metro Re di Roma) fino al 17 giugno 2017 con ingresso gratuito ed orari dal lunedi al venerdi h. 9,00/20,00 – sabato 9,00/13,00. Per informazioni e prenotazioni tel.800.27.17.89- ufficio Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Foto © Donatello Urbani
