Arte e dintorni

A 160 anni dalla nascita della storica azienda apre ad Alessandria a fine 2017,  il nuovo Museo del Cappello Borsalino, completamente rinnovato negli spazi, nel percorso e nel sistema allestitivo. Tra arte, moda e innovazione.

ad alessandria chapeau il nuovo museo del cappello borsalino 01

Il legame tra Alessandria e Borsalino -vera icona del Made in Italy, sinonimo di cappello nel mondo e autentico fenomeno di costume oltre che fiore all’occhiello per la città di Alessandria - è indissolubile dal 1857, anno di fondazione dello stabilimento. Non solo un legame economico, ma anche culturale, sociale, perfino architettonico.
Il nuovo “Museo del Cappello Borsalino” proprio in via Cento Cannoni, al quale la città sta lavorando insieme all’Azienda e che verrà inaugurato a fine 2017, renderà esplicito questo legame con Alessandria, ma anche la straordinaria storia e i tanti valori condensati in un oggetto di moda che è un connubio di creatività, arte, tecnica artigianale, innovazione, stile, avventura imprenditoriale, genio italiano: un accessorio che ha fatto il giro del mondo, ammirato e desiderato da statisti e attori di Hollywood, da gangster a regine.

Borsalino era il cappello prediletto da Humprey Bogart, il copricapo nero usato da Federico Fellini su tanti set, il cappello rosso decorato di ghiande oro realizzato per papa Pacelli. Borsalino è il titolo di un film di gangster, con Alain Delon e Jean Paul Belmondo.

Ambienti dunque diversi e molto più funzionali rispetto al precedente sito museale – istituito ad Alessandria nel 2006 ma accessibile solo su appuntamento - percorsi museografici e narrativi completamente nuovi, molteplici servizi al pubblico e un allestimento che unisce le collezioni e le strutture storiche con le tecnologie multimediali più innovative per una visita immersiva ed emotiva, renderanno sorprendente il nuovo Museo promosso dalla Città di Alessandria e dalla Borsalino (che ne assumerà la gestione), con il sostegno della Regione Piemonte, della Fondazione CRT e della Fondazione CRA.

Nello storico Palazzo Borsalino in centro città, realizzato nel 1888 su disegno di Arnaldo Gardella mescolando motivi classicisti ed Art Decò, sede degli uffici amministrativi dell’Azienda fino al 1984, campeggia ancor oggi la storica insegna dell’Antica Casa Borsalino. L’edificio, che in parte ospita l’Università, vedrà il Museo allestito negli ambienti completamente ristrutturati al piano terra, ove si trova il passaggio carraio che era utilizzato per l’ingresso degli operai e la derivazione del ramo ferroviario ad uso della fabbrica. Tutto l’allestimento sarà caratterizzato dall’uso di nuovissimi sistemi tecnologici virtuali e interattivi, progettati da atm EDIA s.r.l., prima PMI innovativa della provincia di Alessandria. In particolare verrà applicato “Coperniko”, un algoritmo che consente al visitatore di immergersi e di muovere un video o delle immagini a 360 sul web, con il solo movimento della testa, senza usare mouse, caschi o altro, di modo che i visitatori possano essere protagonisti assoluti di nuove esperienze, come per esempio provare virtualmente i diversi cappelli d’epoca.

ad alessandria chapeau il nuovo museo del cappello borsalino 02

Dopo lo shop e l’area servizi e dopo una presentazione della storia dell’azienda e del rapporto tra la città di Alessandria e il fondatore – Giuseppe Borsalino, pionieristico “capitano d’impresa” - il percorso offrirà un focus sul processo produttivo, che tramandato di generazione in generazione, rappresenta il valore culturale della Borsalino. Grazie a macchinari storici e alla tecnologia multimediale, il visitatore si ritroverà virtualmente nella manifattura Borsalino e potrà seguire gli step fondamentali della lavorazione: dalla Soffiatura al Vistaggio, dalla Follatura al Bridaggio.

Prima di passare alla collezione storica di cappelli, donati dalla Borsalino al Comune di Alessandria nel 2000, insieme all’archivio e agli arredi storici, ecco la postazione per la “prova virtuale” dei diversi copricapi iconici, con anche la possibilità di condividere la propria foto sui social. Quindi l’archivio, con i cataloghi dell’Esposizione Universale di Parigi realizzati dalla Borsalino.

I quasi 1400 cappelli selezionati per il percorso, prodotti tra il 1900 e il 1960, saranno esposti secondo una divisione narrativa per aree tematiche, utilizzando anche gli originali mobili vetrina in stile “Chippendale” disegnati da Gardella per la cosiddetta Sala Campioni, l’originale sala dei Prototipi al primo piano dell’edificio, dove una decina d’anni fa era stata allestita la prima esposizione museale.

Il Museo, attraverso la storia di un oggetto-culto in cui creatività, arte e cultura s’intrecciano, racconta dunque l’evoluzione del gusto, i mutamenti del costume e dei processi produttivi nel passaggio epocale dal XIX al XXI secolo. Non è solo una testimonianza della più alta cultura d’impresa ma una sorta di “monumento” al lavoro degli alessandrini che con la loro passione e maestria artigianale hanno dato corpo alle idee visionarie del fondatore.


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