Partiamo

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Per gli amanti dell’archeologia, del mare e della buona tavola Paestum è la meta ideale. Lunghe spiagge, templi greci e mozzarella di bufala campana sono le eccellenze del territorio. Se ne accorsero pure i greci che questa era una terra magica, al punto di costruirvi una città e tre templi dorici che sono i meglio conservati al mondo. Siamo nel Cilento, patria di quella dieta mediterranea a base di cibi sani come pasta, verdure, legumi, frutta, olio di oliva e vino che ha reso famosa questa zona come il posto con il maggior numero di centenari. I templi sono la testimonianza di un passato glorioso di una città che grazie alla sua posizione sul mare e poco distante dalla foce del Sele era un’importante colonia greca. Passata poi ai Romani visse un periodo fiorente di attività commerciali e culturali finchè lo sviluppo di nuove strade per il commercio verso l’Oriente, la malaria e l’inizio delle incursioni saracene spinsero gli abitanti ad abbandonarla per rifugiarsi sulle montagne dell’interno.

Fu così che la colonia cadde nell’oblio e passarono i secoli mentre i templi dorici si ricoprivano di vegetazione, visitati solo da qualche sparuto viaggiatore fino all’Ottocento, quando iniziarono alcune campagne di scavo per riportare alla luce la città dimenticata. Dopo anni di oblio oggi i templi sono il fiore all’occhiello di un’area archeologica di circa 5.000 mq che comprende cardo, decumano, la via dei sepolcri, foto, basilica, ecc.

Un soggiorno a Paestum permette di unire storia, buona tavola e vacanza marina perché lungo una costa profumata di ginestra, mirto, lentisco e rosmarino si distendono spiagge ampie, sabbiose e adatte a tutti, dai bambini agli anziani. Per il pernottamento non solo hotel e campeggi, ma anche case vacanze a Paestum assicurano un’indipendenza e libertà di spostamento ideali per partire alla scoperta di un territorio ricco di eccellenze culturali, gastronomiche e per ultimo ma non ultimo, naturalistiche.

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Ad est si entra nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diana, il secondo parco italiano per estensione, inserito dall’UNESCO nel Patrimonio dell’Umanità oltre che nella rete mondiale delle Riserve della biosfera (ecosistema dove uomini e natura vivono in armonia).

Verso sud si costeggia la costa e si raggiunge Agropoli e poi Castellamare, arroccata su uno sperone roccioso e patrimonio mondiale dell'UNESCO. Inserito nella lista de "I borghi più belli d’Italia" il paese è stato location del film “Benvenuti al Sud”. L’effetto cinema ha portato a Castellammare una popolarità infinita, insieme ad un nutrito numero di turisti curiosi di vedere la famosa piazzetta dove Bisio e Siani sono stati i protagonisti di spassose scene del film. Il bar, trasformato nella finzione cinematografica nell’ufficio delle Poste, ha ripreso la sua regolare attività e caffè e gelati allietano i pomeriggi di chi sale fin quassù per rivivere con la mente le scene del film e ammirare il meraviglioso panorama.

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Dal punto di vista gastronomico Paestum è famosa per il carciofo tondo, un prodotto tipico che matura tra febbraio e aprile. Di forma sferica, compatta, assume un caratteristico colore verde con sfumature violette. Dal 2004 viene commercializzato con il marchio d’Indicazione Geografica Protetta (Igp). Appena a nord c'è Capaccio scalo, località notissima per essere la patria di prodotti caseari rinomati anche all’estero. Qui si può andare nelle aziende di allevamento di bufale ad acquistare direttamente mozzarelle, bocconcini, trecce, tutto fresco di giornata. Da Vannullo, l’azienda più famosa, la mozzarella bisogna prenotarla il giorno prima, perche la produzione giornaliera si esaurisce rapidamente.

L’origine della mozzarella di bufala si perde nella notte dei tempi. Ci sono documenti che parlano di una produzione di mozzarella già agli inizi del XII sec. Il prodotto, un formaggio a pasta filata ottenuto da latte intero di bufala, si consuma freschissimo, ma può anche essere sottoposto ad affumicatura mediante l'impiego di paglia di grano, un procedimento completamente naturale, che lo trasforma in "mozzarella di bufala affumicata" o "provola di bufala affumicata". Una specialità locale è la "Mozzarella co’ a murtedda", una mozzarella fatta solo con latte bovino e conservata tra rametti di "mortedda" o mortella, denominazione dialettale del mirto. Le mozzarelle vengono alternate a rametti di mirto legati alle estremità con germogli di ginestra o altre essenze spontanee e così il mirto impregna del suo profumo la mozzarella. Ma non solo mozzarelle: ricotte, caciocavalli, cacioricotta, caciotte fresche e stagionate. 

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Ma molte altre eccellenze punteggiano il territorio. A cominciare dai salumi, con la tipica soppressata di Gioi per continuare con i fichi, bianchi, dalla buccia giallo-verde e gusto molto dolce. La loro coltivazione risale al IV° secolo a. C. e attualmente la produzione si attesta sulle 8000 tonnellate annuali, consumate fresche o trasformate in prodotto da conservare. Un altro produtto di alta qualità è l’olio locale, principalmente della cultivar “Pisciottana” riconosciuto come “Olio del Cilento DOP”. Maestose lungo il territorio si elevano le chiome argentee delle piante delle olive della cultivar Pisciottana che raggiungono un’altezza di 18 metri con un’ampiezza della chioma che può superare i 12 metri. 

Da non dimenticare i vini, bianchi, rossi e rosati. Prodotti con uve tradizionali associate a uve locali dal 1989 hanno ottenuto la denominazione di origine controllata “Cilento”.

Foto © Marina Cioccoloni 


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