Locarno è una rinomata meta turistica a pochi chilometri dal confine italiano, affacciata sulla costa settentrionale del Lago Maggiore in terra elvetica, da visitare e da vivere tutto l’anno durante i diversi appuntamenti all’insegna della cultura, dell’arte e della natura. Una nuova occasione di visita è la mostra dedicata all'artista Robert Indiana (New Castle, 1928) artista, scenografo e costumista statunitense, associato al movimento della Pop Art ospitata nei locali della Pinacoteca Comunale Casa Rusca dal 9 aprile al 13 agosto. La Pinacoteca è una tipica dimora signorile del XVIII secolo, con corte interna chiusa da tre livelli di portici, nella metà degli anni Ottanta lo stabile è stato trasformato, a seguito di un accurato intervento di restauro, nella Pinacoteca della Città di Locarno. Da allora Casa Rusca ha ospitato oltre alle collezioni cittadine importanti mostre internazionali.

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Sull’onda delle grandi mostre internazionali dedicate alla Pop Ar, la Pinacoteca Comunale Casa Rusca prosegue il suo approfondimento sulla più amata arte americana. Lo spirito autenticamente Pop di Robert Indiana trasforma l'ordinario in opere d'arte partendo da universali parole o simbolici numeri: Pop come attaccamento al quotidiano, come rifiuto di sistemi chiusi, come apertura alla fruizione delle masse. Se oggi si osserva questo movimento in prospettiva, è innegabile l'eredità lasciata in custodia a numerosi successori contemporanei che fanno della parola scritta l'elemento centrale delle proprie opere.

Audace, iconica, apparentemente immediata, quella di Indiana è un'opera dall'indubbia efficacia e potenza visiva che colpisce istantaneamente l'occhio e la mente dello spettatore. Autoproclamatosi “pittore americano dei segni”, Indiana fonda le sue opere su un vasto ed originale repertorio di immagini, in cui predominano brevissime, ma efficaci parole: LOVE o AMOR, composte da lettere cubitali, e serie di numeri. Dapprima concepiti come dipinti, i suoi lavori si sono poi trasformati in opere scultoree, anche monumentali, che paiono elevarsi a totem della civiltà contemporanea: le “poesie scultoree”. Un panorama figurativo costituito da simboli, marchi e numeri della società consumistica, che l'artista interpreta con estrema esuberanza attraverso l'uso di colori accesi e brillanti investiti di una forte valenza espressiva, che spingono la sua arte e il suo linguaggio ai limiti del contenuto visivo.

Robert Indiana sarà il protagonista di questa grande mostra. L’esposizione fa seguito alle ampie retrospettive promosse al MoMA, al Whitney Museum di New York e in altri grandi musei americani ed europei, ultimo dei quali in ordine di tempo, il Museo di Stato russo di San Pietroburgo, dove una sua mostra è stata organizzata la scorsa estate. Numerose tra le più significative opere di Indiana di quest’ultima rassegna saranno presentate, unitamente ad altri dipinti e sculture raramente esposti, a Locarno.
La straordinaria fama di Indiana è inoltre indubbiamente legata alla sua scultura “LOVE”, icona inconfondibile della Pop Art, che si può ammirare in importanti luoghi pubblici di tutto il mondo, dalla Seventh Avenue a New York ai giardini del Museum of Art a New Orleans, fino alla piazza principale di Taipei.

La mostra di Locarno, nell’ambito della quale il pubblico potrà ammirare le principali opere pittoriche e scultoree dell’artista americano, è frutto di una proficua collaborazione con la Galerie Gmurzynska di Zurigo e si configura come la prima personale di Indiana in un museo svizzero

La mostra a Casa Rusca indaga, attraverso circa sessanta opere, la produzione dell’artista a partire dalla fine degli anni ’50, quando si trasferisce nella Grande Mela in un loft nella zona portuale di Coenties Slip, dove l’incontro con i rappresentanti del movimento minimalista lo porta a una svolta stilistica, raccogliendo tutto il fascino di una pittura dalla vena geometrica, pulita, “hard- edge”.

Accanto ai primi dipinti di natura astratta, il percorso espositivo presenta gli assemblaggi denominati “herms” realizzati con del materiale usurato (alberi di navi, assi di legno, metallo e ruote arrugginite), le colonne percorse da brevi iscrizioni, le sculture (la famosissima “LOVE”), fino alle recenti creazioni in cui i temi della sua ricerca sono tradotti in ideogrammi.

In passato in parte incompreso e ingiustamente dimenticato dalla critica, negli ultimi anni Indiana, con la sua complessità concettuale dell’arte, è stato al centro dell’attenzione di critici e storici dell’arte.

Oggi gli si riconosce la capacità di avere esplorato i grandi temi dell’esistenza attraverso gli occhi della memoria, di avere espresso la propria comprensione personale delle aspirazioni e dei fallimenti associati al “sogno americano” e di essere stato un precursore nell’uso dei segni e del linguaggio ampiamente adoperato dagli artisti contemporanei.

INFO: Robert Indiana
Pinacoteca Comunale Casa Rusca, Locarno
9 aprile – 13 agosto 2017
cura: Rudy Chiappini, Direttore Musei Città di Locarno


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