Arte e dintorni

Fino al 7 maggio sono in mostra alla Galleria Corsini due opere di Daniele da Volterra appartenenti alla collezione privata dei Conti Pannocchieschi d’Elci. Questa è una delle poche favorevoli occasioni in cui è possibile ammirare da vicino opere che appartengono a privati. Per gli amanti della pittura e delle “belle arti” sarebbe veramente imperdonabile perdere questa ghiotta opportunità. La tela “Elia nel deserto” e la tavola “Madonna con il Bambino, San Giovannino e Santa Barbara”, sottoposte a vincolo di tutela sin dal 1979, sono due rare opere mobili dell’artista oggi conservate. La tela, è un prezioso documento degli esordi romani di Daniele da Volterra a fianco di Perino del Vaga.

Scrivono in proposito i curatori: “Seguendo le sollecitazioni del maestro, Daniele prova qui ad accordare la grazia inquieta di Raffaello con la lezione di forza monumentale e di colori stranianti impartita dalla volta sistina di Michelangelo. L’opera è stilisticamente vicina agli “Evangelisti” ultimati nel 1543 dal pittore volterrano su disegno di Perino nella cappella del Crocifisso in San Marcello al Corso”.

daniele da volterra i dipinti d elci 01

Daniele da Volterra:”Elia nel deserto”

Il tema del digiuno di Elia nel deserto, ponendo in risalto il pane e l’acqua, vuole collegare l’opera al culto dell’eucarestia, sacramento che sarà, nella città di Trento, al centro delle attenzioni dei padri conciliari, evento che non mancherà d’influenzare anche tutte le arti visive, non solo quelle con temi religiosi. Esplicativi, anche in questo caso, sono gli scritti dei curatori nella presentazione dell’opera: “La tavola, assai ben conservata, è un’importante testimonianza del dialogo creativo intrecciato a Roma da Daniele da Volterra con Michelangelo. Il pittore ripropone, pur entro le dimensioni contenute del dipinto, le straordinarie innovazioni spaziali e compositive dispiegate dal Buonarroti nel “Giudizio finale”, da cui derivano il potente incastro delle figure, gli scorci incombenti, la stilizzazione cubizzante delle forme”.

Daniele Ricciarelli, detto da Volterra, (Volterra, circa 1509 – Roma, 1566), pittore e scultore, è un vero protagonista della scena artistica romana della metà del Cinquecento. Come mettono in risalto i curatori nella sua formazione contò molto l’ambiente senese e soprattutto Baldassarre Peruzzi. A Roma affrescò nel palazzo Massimo alle Colonne, le Storie di Fabio Massimo, in omaggio alle origini mitiche del casato del proprietario Pietro. Scrivono i curatori che: “La commissione fu probabilmente mediata da Perino del Vaga, allievo di Raffaello che in quel momento tornava ad essere protagonista della Roma di Paolo III, nel clima di fervore seguito agli eventi traumatici del Sacco della città”.

daniele da volterra i dipinti d elci 03

Daniele da Volterra: “Deposizione dalla croce”. Foto tratta da Wikipedia

Le opere romane successive interessarono gli affreschi della cappella del Crocifisso in San Marcello al Corso, la decorazione con la bella “Deposizione dalla croce” nella cappella di Elena Orsini a Trinità dei Monti (1548). Sono questi gli anni in cui Daniele stabilisce con Michelangelo, sempre negli scritti dei curatori,: “Un sodalizio professionale e umano durato fino alla morte del maestro che egli definisce, in una lettera, padre e padrone”. I successivi incarichi sono per i Farnese, nel palazzo di famiglia, e a Trinità dei Monti, e per una dotta cerchia curiale, di cui fanno parte Rodolfo Pio da Carpi e Giovanni della Casa. Al rientro a Roma dopo un soggiorno in Toscana, affiancò Michelangelo nella realizzazione del monumento equestre di Enrico II, re di Francia, su commissione di Caterina de’ Medici. Secondo Vasari la fusione del gigantesco cavallo, oggi perduto, sarebbe stata tra le cause della morte dell’artista (1566). Vicino a Michelangelo negli ultimi giorni di vita, Daniele continuò a lavorare nel solco della memoria del prestigioso maestro per il quale realizzò il ritratto bronzeo. Scrivono i curatori in merito alla copertura delle figure nude nell’affresco della sistina che anche: ”L’intervento di censura su alcuni brani del “Giudizio finale”, imposto dal nuovo clima religioso toccò a lui, così vicino al maestro, per rispetto al grande artista, e valse la preservazione dell'opera”.

daniele da volterra i dipinti d elci 02

Daniele da Volterra: “Madonna con il Bambino, San Giovannino e Santa Barbara”

Il grande interesse di questo evento non si limita alla sola esposizione della tela con “Elia nel deserto” e la tavola con la “Madonna con il Bambino, San Giovannino e Santa Barbara”, opere custodite da oltre un secolo in una collezione privata senese, quella dei Conti Pannocchieschi d’Elci, ai quali pervennero per via ereditaria da Casa Ricciarelli, bensì, come scrive nella prefazione del catalogo Flaminia Gennari Santori, direttore del Museo: “È questa la prima occasione nel corso della mia direzione in cui le Gallerie Barberini Corsini ospitano dipinti provenienti da una collezione privata: ritengo che il dialogo tra il museo e l’universo del collezionismo possa innescare un circolo virtuoso di conoscenza, scoperta e condivisione pubblica del nostro patrimonio artistico ed è un percorso che le Gallerie proseguiranno nel futuro”. In mostra anche una serie di riflettografie analizzate da Angela Cerasuolo, responsabile del Centro Documentazione Restauro della Soprintendenza, Museo di Capodimonte, che hanno permesso di fare chiarezza sulla genesi e sullo sviluppo progettuale delle opere, circoscrivendo meglio i loro caratteri stilistici e la datazione.

INFO: Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, Galleria Corsini, Via della Lungara 10; fino al 7 maggio 2017, con orari: lunedì, mercoledì-sabato: 14.00 - 19.30. Domenica: 8.30- 19.30. Biglietti d’ingresso: Intero 5€; Ridotto 2,50 - Biglietto Palazzo Barberini+Galleria Corsini (durata 3 giorni) 9€. Gratuità come da legge. Informazioni: tel. 06-68802323 e-mail:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.barberinicorsini.org

Foto © Donatello Urbani


 archivio

 

Pin It

Nice Social Bookmark

FacebookMySpaceTwitterDiggDeliciousStumbleuponGoogle BookmarksRedditNewsvineLinkedinRSS FeedPinterest
Pin It