Il ruolo dell’arte nel recupero dal degrado delle periferie urbane: L’impegno richiesto al dott. Norberto D’Alessandro, revisore, liquidatore della massa fallimentare Melià, per riportare all’efficienza e alla redditività economica alcuni hotel rivenienti dalla gestione fallimentare affidatagli, certamente non era dei più facili sia per le cattive condizioni di conservazione e manutenzione in cui versavano i fabbricati sia perché dal loro essere sul mercato, in particolare MICE, e produrre reddito dipendevano le sorti familiari, anche extra economiche, di ben 220 persone.

“L’incontro con dei giovani e con l’associazione 999 Contemporary e, in particolare con due artisti della street-art,” sono le parole di Norberto D’Alessandro, “sono stati determinanti per il rilancio commerciale di queste strutture”. Un valido aiuto al Dott. D’Alessandro è stato offerto da alcune pareti completamente bianche presenti nella facciata esterna dell’edificio Reginal Hotel Roma Aurelia Antica – Convention Center. Migliore occasione per realizzare dei murales non poteva esserci. Sulle bianche ed enormi superfici sono stati dipinti, in un mese, dei murales”; uno, in tre differenti pareti dal titolo “Roma 0116”, è stato realizzato dall’artista Teo Pirisi, in arte Moneyless”, l’altro, dal titolo “Don’t care”, dal giovanissimo artista catanese Salvo Ligama.

Il soggetto espresso in Don’t care è un chiaro tentativo di una mano titanica che vuole mettere sotto vetro una vera palma, viva e vegeta, presente nel piccolo giardino alla base dell’opera. Il dittico, realizzato alla sinistra dell’ingresso principale del Convention Center, si alza di oltre 30 metri dal livello stradale ed ha per sfondo, in bassa risoluzione (pixel) un tappeto di semi di palma. Significativo è il commento a questa opera presentato nel corso della conferenza stampa: “Lavori con questa espressività non hanno bisogno di spiegazioni, la delicatezza, l’eleganza e l’immediatezza con cui l’artista gestisce i contenuti nell’estensione del piano pittorico ne fanno un’immagine del nostro tempo, o meglio dei necessari progressi della coscienza del nostro tempo.” Un vero e chiaro messaggio rivolto al rispetto e alla cura delle bellezze naturali.

regina hotel roma aurelia antica convention center 01

Roma 0116

Un vero e proprio trittico è l’opera pittorica, dal titolo Roma 0116, realizzata da Teo Moneyless Pirisi, lucchese, in ben 1.000 metri quadri di superficie, per oltre 30 metri di altezza, e che rappresentano un’unica immensa esplosione di colori. “Astrattasmo geometrico” definiscono i critici lo stile di Moneyless, in questo caso però tanto gli effetti cromatici quanto le tematiche raffigurate sono quanto mai ben indirizzate ad una periferia urbana dove sono particolarmente avvertite la mancanza di bellezza, di fantasia e di attenzione ai gioiosi effetti prodotti dalla multicolorità.

Questa operazione, che si aggiunge a quella identica commissionata all’artista statunitense Gaia per il Reginal Hotel Roma Appia Antica, è stata salutata con particolare attenzione sia dai rappresentati della Regione Lazio che del Ministero dei Beni Culturali. Fra le varie autorità presenti, comunque, è stata viva la convinzione che la street art sia da esportare in tutti i tessuti urbani grazie ai benefici effetti che può produrre tanto sui cittadini residenti quanto sui turisti nonché sui clienti delle varie strutture commerciali.

Foto © Donatello Urbani


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