Arte e dintorni

sollal il capodanno coreano 01Il calendario coreano segue le fasi lunari e pertanto differisce dal nostro che, come vuole la tradizione culturale occidentale, segue invece quelle solari con la logica conseguenza di non avere ricorrenze coincidenti.

Gli ultimi giorni di gennaio 2017 hanno visto l’inizio del nuovo anno nelle nazioni dell’est asiatico. Inoltre il calendario coreano, nel rispetto delle tradizioni e delle culture orientali, vuole che ciascun anno sia dedicato ad uno dei 12 animali che compongono l’oroscopo. Quello attuale è dedicato al Gallo, referente importante, perché il gallo é l’animale che per primo saluta con il suo canto la luce del mattino, che, come in occidente, simboleggia la conoscenza, la bellezza e la cultura. Le premesse che ci attendono, quindi, sono per tanti giorni che ci offriranno un anno ricco di tante bellezze e novità culturali. Sé hé bok mani padeuseio- pronuncia “seé boc mani padeseò- è la formula augurale per il nuovo anno che si scambiano i coreani; la stessa che dopo una interessante presentazione dell’evento é stata rivolta ad un piccolo gruppo di visitatori dal direttore dell’Istituto Culturale, a sua volta contraccambiata dagli ospiti che, come vuole la tradizione, indossavano l’abito tradizionale

Il tutto si è svolto in un simpatico incontro, come in un rito carico di fascino, proprio della raffinata ambientazione coreana e nel rispetto di una tradizione, radicata in una cultura millenaria, che prevede una serie di comportamenti, incontri e, in conclusione, anche una degustazione di specialità culinarie proprie delle festa di capodanno:
- Indossare l’abito tradizionale “Hanbok”;
- Tutti i parenti si riuniscono a casa dei nonni;
- Salutare gli antenati con un rito chiamato “Charye” – i cristiani con funzioni religiose;
- Salutare il capo famiglia e i parenti più anziani, con l’inchino “Sede”;
- Andare al cimitero, pulire le tombe dei parenti defunti e pregare per loro;
- Rilassarsi in giochi tradizionali prima di passare a;
- Consumare i piatti tipici del Capodanno, in particolare la zuppa “Tteoguk” o “Ttok guk” – che ha una valenza simile alle nostre lenticchie”

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A questo piatto della cucina tradizionale coreana viene riconosciuta una particolare proprietà; infatti è solo dopo aver mangiato il Tteokguk che si può dire di essere invecchiati di un anno perché in Corea si considera il primo giorno dell’anno lunare come il giorno in cui si ha un anno in più. Il Tteokguk è una zuppa a base di gnocchi di riso – Tteok - con brodo – Guk – che secondo la tradizione culinaria coreana, viene preparato con brodo di carne. Esistono anche altre varianti in cui vengono utilizzati brodo di pollo o di verdure. Molto comune è il consumo insieme ai “Mandu” – ravioli ripieni di carne o verdura -; in questo caso il piatto viene chiamato “Teok-manduguk”; proprio questo è stato offerto al gruppo di partecipanti alla cerimonia del Capodanno, quale saluto al termine della visita. La ricetta per la preparazione di questa zuppa è abbastanza semplice e prevede per 4 porzioni:
- Gr.500 di gnocchi di riso (disponibili congelati nei negozi di prodotti coreani);
- Gr.300 di carne di manzo;
- 1 porro;
- 2 spicchi d’aglio;
- Olio di sesamo;
- 150 ml. Di vino bianco per cucinare;
- 1 cucchiaio di salsa di pesce o di soia;
- 1 cucchiaio di sale
- 3 uova;
- 1 foglio di alga essiccata da aggiungere, una volta rinvenuta, sulla zuppa prima di consumarla.
La preparazione: istruzioni
Mettere i Tteok in una ciotola con acqua a temperatura ambiente per scongelarli;
Mettere la carne di manzo in acqua per circa 30 minuti per eliminare il sangue;
Preparazione del brodo: il brodo;
Scolare la carne e marinarla con il vino bianco in una ciotola per insaporirla e renderla più morbida;
Soffriggere aglio e porro tagliato a fettine sottili con olio per frittura a fuoco lento e dopo la cottura metterli in una pentola grande dove prepareremo il brodo;
Versare acqua nella pentola e mettere il fuoco medio-alto;
Asciugare la carne e versarla nella pentola. Far bollire per circa 20 minuti a fuoco alto insieme agli gnocchi;
Aggiungere la salsa di pesce o di soia.
Il tocco finale riguarda la decorazione con le uova da realizzare mentre il brodo è sul fuoco
- Separare il tuorlo dall’albume delle uova;
- Friggerli separatamente con olio di frittura;
- Tagliare le frittate ottenute in strisce sottili o a forma di rombo. Buon appetito!

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Le attività promosse dall’Istituto Culturale Coreano non si limitano alla cerimonia del Capodanno ma spaziano fra le tante manifestazioni della cultura coreana: dalla cucina, al cinema, al designer per arrivare a mostre d’arte che periodicamente vengono allestite negli spazi interni ed esterne di un bellissimo villino stile liberty sulla Via Nomentana, nei paraggi di Porta Pia. Per saperne di più sulle attività previste nella programmazione è consigliabile l’iscrizione alla newsletter.

INFO: Roma, Istituto Culturale Coreano, Via Nomentana, n.10/12. Aperto dal lunedi al venerdi dalle ore 9,00 alle 17,00. Info sul sito www.culturacorea.it e mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Per i corsi di cucina contattare la dott.ssa Ine Park e.mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Foto ©Donatello Urbani


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