Arte e dintorni
In mostra al Museo Carlo Bilotti - Aranciera di Villa Borghese un maestro delle arti visive, innovatore tanto del pensiero quanto della pratica artistica.
 
La generazione successiva agli anni cinquanta del dopoguerra è vissuta solo in un mondo a colori, tanto che oggi le opere in bianco e nero si vestono di quella raffinatezza che caratterizza tutto quanto è fuori dell’uso comune quotidiano. La nuova tendenza è sintetizzata nelle parole di Francesco del Drago: «Fino al tempo di Matisse e Picasso, i pittori creavano quadri che servivano per essere visti dall'occhio. Oggi cerchiamo di agire direttamente sulla trasmissione dalla retina all'area cerebrale, ed io personalmente sull'area gratificante delle sinapsi edoniche». 
 
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           Francesco Del Drago: - “22 Maggio 2007” -. Acrilico su tela

La mostra è curata da Pietro Ruffo, giovane artista romano conosciuto come uno degli artisti più interessanti in Italia, che ha aggiunto, ed è ben avvertibile, al raffinato tocco di artista un particolare carattere affettivo essendo Francesco suo nonno e suo primo maestro. In proposito lo stesso Pietro Ruffo scrive: ”Le opere di formato monumentale coinvolgono il pubblico in un esperienza estetica dal forte impatto emotivo. Proprio a partire da questo aspetto abbiamo strutturato, con la consulenza scientifica di Elena Del Drago, la Mostra “Francesco Del Drago – Parlare con il Colore” al Museo Carlo Bilotti di Roma. Prima retrospettiva realizzata dopo la scomparsa dell’artista, la mostra è pensata come un percorso che inizia con le ultime opere del 2007, realizzate all’età di 87 anni e commoventi perché testimoniamo lo sforzo dell’artista di ampliare la gamma cromatica dando vita a una vera e propria sinfonia della natura.”
 
Intellettuale rigoroso e straordinario artista, indagò a lungo la fenomenologia del colore giungendo all’elaborazione del “Nuovo Cerchio Cromatico”. I contrasti cromatici e la giustapposizione di determinate forme concorrono nel creare uno stato di eccitazione nelle aree cerebrali deputate alla visione.

Le sue ricerche teoriche sono state oggetto di conferenze in molte università del mondo, ma anche di scambio con i numerosi amici artisti: tra gli altri, Guttuso e Birolli in Italia, Picasso, Pignon, Matta e i maestri del colore francese come Herbin e Dewasne a Parigi, dove si trasferì nel 1951.

 
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Francesco Del Drago – “Meteorite 2…” – 1987- Acrilico su tela
 
Francesco del Drago, nato a Roma nel 1920 e morto nel 2011, ha percorso quasi un secolo di storia da protagonista, partecipando attivamente e con passione tanto alle trasformazioni artistiche che si sono susseguite nel Novecento, quanto ai cambiamenti politici. Ha al suo attivo numerose mostre a partire dalla partecipazione alla Biennale di Venezia nel 1954, e le sue opere sono presenti in molte collezioni pubbliche e private soprattutto europee e statunitensi.

In contemporanea al piano superiore del Museo Bilotti sono esposte, oltre le opere della collezione permanente con preziosi lavori di grandi artisti quali De Chirico, varie soluzioni abitative di architetti giapponesi, che aggiungono una nota di richiamo culturale in più alla mostra di Del Drago allestita al piano terra.
 

INFO: ROMA, Museo Carlo Bilotti - Aranciera di Villa Borghese, Viale Fiorello La Guardia, fino al 26 marzo 2017 con ingresso gratuito dal martedi al venerdi ore 10.00 – 16.00Sabato e domenica ore 10.00 – 19.00. Informazioni 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00)www.museocarlobilotti.it;  www.museiincomune.it,  www.zetema.it 

Foto © Donatello Urbani


archivio

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