presentazione della stagione del tartufo bianco 01
All'Auditorium Cia Roma si è svolta giovedì I ottobre 2020 la presentazione della stagione tartufigena 2020 del tartufo bianco pregiato. Un evento eccezionale che offre il racconto, in anteprima mondiale, dell'andamento della stagione del tartufo bianco nel nostro Paese e l’indicazione dell’areale di produzione dove

Promuovere e valorizzare le eccellenze italiane. Sono questi gli obiettivi lanciati nell’evento organizzato da Accademia italiana del tartufo, AIS Italia, Italia a Tavola e Cia.

“È la prima occasione in cui si parla di tartufo globalmente, per tutto il territorio italiano, abbandonando i localismi”, ha spiegato Alberto Lupini direttore di Italia a Tavola.
Si tratta della prima edizione di questo evento, intitolata “Tartufo e bollicine” per evidenziare il legame tra uno dei prodotti alimentari più pregiati al mondo e i vini di qualità.
Ed è proprio sull'abbinamento tartufi e vini che si basa il protocollo d'intesa siglato tra l'Accademia del Tartufo ed i Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali alla presenza del sottosegretario Giuseppe l'Abbate. “Tartufo e vino sono saperi e sapori unici, che rappresentano un indiscusso vanto nazionale. È per questo che oggi ho il piacere di tenere a battesimo questo accordo che mira a promuovere la conoscenza del tartufo italiano e del vino incentivando ogni utile sinergia fra i due mondi anche attraverso strategie di sviluppo -ha commentato il sottosegretario L’Abbate-. Dobbiamo diffondere e promuovere il tartufo italiano attraverso manifestazioni in grado di far apprezzare la sua straordinaria versatilità e la ricchezza culturale dei grandi vini nazionali. Oggi poniamo, dunque, un ulteriore tassello nella valorizzazione delle nostre eccellenze enogastronomiche”.

Giuseppe Cristini, presidente dell' Accademia italiana del Tartufo nel mondo, ha da parte sua sottolineato il connubio tra tartufo e vino. “Dal binomio tra il tartufo ed il vino, arriva una nuova sinergia tra Accademia Italiana del Tartufo nel Mondo e Ais - Associazione Italiana Sommelier. Sono emblemi del made in Italy e li racconteremo in Italia e nel mondo, dove il tartufo è apprezzato ovunque. Nascerà una guida dedicata al tartufo ed ai ristoranti gourmet con i vini italiani in abbinamento consigliati da Ais. L’obiettivo è quello di fare del tartufo un lusso democratico. Magari non con il bianco più pregiato, ma penso all’estivo o ai brumali o ai bianchetti, che tutti possono degustare”. Il presidente Cia, ha ribadito come il tartufo colleghi territorio ed economia: “Abbiamo introdotto il progetto “Il paese che vogliamo” che vuole sintetizzare il rapporto tra aree rurali e aree metropolitane che ha un forte legame all’iniziativa di oggi”.

Umberto Bombana, 3 stelle Michelin e chef ad Hong Kong, uno dei divulgatori del tartufo italiano nel mondo ha ha evidenziato che “L’attesa per il tartufo bianco è molto sentita e rappresenta quanto di meglio l’Italia può offrire. Per questo va presentato al meglio, tagliato al tavolo sul piatto caldo: deve essere una festa”.
La fiera di Alba è l’appuntamento più importante per gli amanti del tartufo e la presidente Liliana Allena ha parlato delle previsioni sull’evento: “Abbiamo deciso di farla, perché ricorrono i 90 anni. Soprattutto vogliamo rilanciare, nonostante il problema Covid-19, prolungandola per 9 settimane. Noi non vendiamo tartufo, vendiamo il territorio. Abbiamo creato un mercato del tartufo contingentato e all’aria aperta e sarà il cuore della fiera”.

Antonio Maietta, presidente AIS, Associazione Italiana Sommelier, ha sottolineato il rapporto tra tartufo e bollicine: “Non esiste il vino perfetto per questo prodotto. Spesso si pensa al rosso, anche per la stagionalità, ma credo che vadano sdoganati altri abbinamenti, come lo spumante metodo classico. La sua bassa gradazione alcolica lo rende ottimo per la materia grassa che spesso accompagna i piatti con tartufo”.

Olga Urbani, del Gruppo Urbani Tartufi, è entrata nello specifico delle previsioni della stagione, che sarà drammatica per il tartufo bianco. "Abbiamo cercato Tartufi in tutta Italia, ma questa è la realtà di questo prodotto, legato molto al clima, troppo secco e troppo a lungo. Se però inizierà a fare un po’ di freddo e pioggia potremmo recuperare almeno parzialmente la situazione, anche se a livello globale stiamo soffrendo molto nell’export. Quello che il nostro gruppo vuole è però aumentare la produzione italiana di Tartufi attraverso la coltivazione”.

Giuseppe l’Abbate, sottosegretario al Mipaaf ha concluso l’incontro affrontando le attività ministeriali e parlamentari sulla promozione del tartufo: “Il governo ha messo a disposizione risorse per l’export, più di 1 miliardo. C’è in discussione in Senato una proposta di legge sulle tartufaie spontanee e coltivate e sui cavatori. Siamo arrivati ad un testo unificato ma le emergenze Covid ha congelato tutto. Spero che presto i lavori riprendano in maniera regolare”.


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