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carnival rhapsody provocation redemption miracle alla scuola grande della misericordia va in scena il ballo del doge 01
La notte dell’ultimo sabato di Carnevale 2020, Antonia Sautter presenterà al mondo la sua maestosa rapsodia veneziana: Il Ballo del Doge, la Festa in maschera più esclusiva del Carnevale di Venezia. “Carnival Rhapsody - Provocation, Redemption, Miracle” è infatti il tema scelto dalla stilista paladina dell’handmade in Venice per la nuova XXVII edizione di questa straordinaria produzione artistica che porta la sua firma e che sabato 22 febbraio 2020 a partire dalle ore 20:00 per la prima volta allestirà alla Scuola Grande della Misericordia.

Tre sottotemi: Provocation, Redemption, Miracle

La Provocazione di accogliere la sfida di dare continuità al sogno, nonostante gli imprevisti naturali che Venezia si è trovata a vivere con l’eccezionale “acqua granda” di novembre 2019, per lanciare e rilanciare al mondo un messaggio di positività, continuare ad osare e desiderare di vivere l’inedito e sperimentare l’insolito.
La Redenzione come ambizione di riscatto da qualsiasi avversità, per continuare a godere dell’irrinunciabile senso di meraviglia. Redenzione intesa, anche, nella sua pronuncia più alta, ossia come libertà e liberazione, e nulla più del Carnevale è l’occasione per assaporare questa sensazione.
Il Miracolo di salvare la città attraverso il gala di Carnevale più glamour al mondo: Il Ballo del Doge. Perché miracolo sarà quanto la stilista e imprenditrice veneziana Antonia Sautter riuscirà a realizzare anche quest’anno, reinventando creativamente la nuova location scelta - la Scuola Grande della Misericordia - prevedendo in essa la trama di una rappresentazione che materializzerà la rinascita di Venezia sommersa dalle acque.

Protagonisti di un miracolo

Rapsodia veneziana, dunque, come tema principale dell’edizione 2020 de Il Ballo del Doge che prendendo spunto dalla composizione musicale a tema libero tanto cara a Brahms e Gershwin, si innalza a summa corale di singole espressioni artistiche.

Tutto questo sotto le imponenti 24 colonne della sala principale d’ingresso e al piano superiore di Scuola Grande della Misericordia, dove Antonia Sautter vestirà interamente ogni spazio di suggestioni veneziane. Scenografie disegnate appositamente per il tema e realizzate su misura per gli ambienti, decorazioni superlative, spettacoli con più di 150 artisti - fra fidelizzati delle precedenti edizioni e volti nuovi provenienti da casting selezionati dalla stessa Antonia Sautter - oltre a raffinate pietanze, musiche, balli e intrattenimenti fino all’alba, fanno de Il Ballo del Doge l’unico evento internazionale celebrato a Venezia dal jet set e da tutti i cacciatori di sogni.

Un sogno assolutamente autentico, concreto, come la moderna rivisitazione dei lussuosi banchetti della Serenissima: mise en place impeccabili, tavoli imbanditi e minuziosamente decorati, fiumi di bollicine celebrate quest’anno da un perlage finissimo e raro. Il Franciacorta Docg Coronea, che nell’elegante etichetta a mandorla verticale racchiude un leone coronato, il leone di Giuda, stilisticamente evocativo del simbolo di Venezia: il leone di San Marco. Per uno “Sparkling Miracle” squisitamente italiano.

L’etichetta Bocelli 1831 della famiglia del cantante Andrea Bocelli, che produce vini d’eccellenza anche in partnership con cantine di altre regioni vinicole italiane, allieterà il menu de Il Ballo del Doge, con i suoi vini fermi toscani bianchi e rossi.
Campari, simbolo dell’aperitivo italiano nel mondo, con i propri iconici cocktail Americano, Negroni e Campari Spritz accompagnerà gli invitati per tutta la durata della festa. Dall’aperitivo in perfetto stile italiano inteso come momento da scoprire, degustare e condividere, fino al dopo cena.
Si rinnova quest’anno la collaborazione con trucco e parrucco per gli Ospiti de Il Ballo del Doge, dell’equipe di make-up artist dell’Academia BSI di Anna Del Prete fondata da Diego Dalla Palma.
“Solo una grande passione animata da un pizzico di irrazionalità e leggerezza può portare alla realizzazione di un miracolo. Solo il grande amore per Venezia e di coloro che la amano veramente, può concorrere a questo miracolo. I veneziani sono i primi ad avere Venezia nel cuore, perchè hanno un cuore grande. La mia parola d’ordine, da sempre, è sogno. Perché Venezia è essa stessa un sogno ad occhi aperti. Sotto gli occhi di tutti”. (Antonia Sautter)


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